mercoledì, gennaio 02, 2013

Lucidi inizi

あけましておめでとうございます!
Akemashite omedetoo gozaimasu!

Siamo di nuovo al primo gennaio.

Un altro anno e` iniziato e ad esso si accompagnano le nostre speranze per una vita piu` serena.

Quando sparisco dal blog cresce in me un senso di semi-colpa misto a dispiacere perche`, in fondo, io a questo mio spazio ci sono tanto affezionata.
Sara` perche` e` un po` la cordicella che mi lega al mio Giappone; forse perche` in questo blog, che e` una sorta di scatola laccata, ho riversato tanti sentimenti. 

Tanti.

Mi sono assentata in questo lungo periodo perche` nella mia vita, nuovamente, sono avvenuti importanti cambiamenti, anche se in realta` questo non e` proprio il motivo che non mi ha permesso di aggiornare il blog. 

Il motivo principe e` stata la confusione.

Come ricorderete, avevo preso la decisione ferma e salda di dare una svolta a questa situazione di stallo lavorativo in cui mi trovavo e ritornare in Giappone per poter ridar vita al mio bazar. 

Proprio poco dopo aver preso questa decisione, come sospettavo, ho trovato lavoro.

Non e` un lavoro che mi arricchisce, ma non e` questo che m`interessa. Cio` che mi rende felice e` sapere di poter lavorare in un ambiente sano, vivo, stimolante, a contatto con il sapere e la sete di conoscenza.
Il lavoro, dunque, e` arrivato proprio nel momento in cui ero pronta a compiere un passo decisivo, un passo che ho dovuto quindi rimandare.

E il rimandare trascina dietro se` sempre un po` di malinconia.

La confusione nasce dall`intrecciarsi di eventi desiderabili ma contrastanti.

Pur tuttavia, ho l`Onore ed il Privilegio - entrambi doverosamente maiuscolati - di avere al mio fianco una persona magnifica che mi sprona ed incoraggia a non abbandonare il progetto. 
E ho un altro Privilegio: quello di avere, tra le mie pochissime e selezionate amicizie, una persona che crede fermamente nel mio progetto e che, proprio per questa ragione, ha messo a mia disposizione risorse preziose.

Sebbene il tutto si sia dovuto fermare, l`idea non e` stata certo abbandonata. 

Pur non avendo desiderio di fissare termini o date, proprio per evitare di rimandare, posso dirvi che ancora tutto esiste. 

Ecco perche` l`anno, quando inizia, porta dietro se` mille speranze ed aspettative che vorro` non restino disattese.

Ma quel legame col Giappone non si spezza perche` mi sono resa conto, da tempo ormai, di aver assorbito nell`anima lo spirito giapponese che non mi permette di dimenticare, di abbandonare, di risalire troppo in superficie.

La mia amata amica Akiko e` ritornata a farmi visita a Torino e tra i tanti regali che mi ha portato, eccone alcuni:

A parte il libro, splendida raccolta di vecchissime pubblicita` giapponesi, gli altri due sono doni di Aki-chan: i famosi あぶらとり紙 aburatorigami (salviettine assorbi-sebo) della mia amata よじや Yojiya di Kyoto ed un porta occhiali fatto con una preziosa stoffa di kimono da bambini, ma una stoffa risalente probabilmente agli anni Cinquanta!

Non sono mancati alcuni dolcini:

E non e` mancato nemmeno il mio amatissimo 毎日香 mainichi-koo, quell`incenso di cui vi parlai proprio qui.
I suoi bastoncini verdi sono pregni di una fragranza capace di riportarmi fin laggiu`, a Shindo, dove abitavo. Mi basta davvero annusarne uno chiudendo gli occhi ed eccomi teletrasportata - seppur solo con il cuore ed il pensiero - in quel calmo quartiere a ridosso delle verdi risaie le cui piantine, nei giorni di brezza, ondeggiavano delicatamente quasi a voler formare un grande mare color smeraldo.

La sera prima di ripartire, Akiko mi ha donato un qualcosa di cui non potete immaginare il valore affettivo che lo impreziosisce: il suo fermacapelli preferito.
Il giorno in cui l`ho conosciuta, un lontano pomeriggio adornato dal sole di maggio, lo indossava. E l`ha indossato sempre, ogni volta in cui ci siamo viste.

Questo fermacapelli e` semplicemente Akiko.

E lei me l`ha voluto donare come dimostrazione del suo affetto nei miei confronti.
Negli ultimi mesi ho potuto, grazie all`ausilio della mia amata libreria Mangetsu di Torino, acquisire del nuovo materiale di lettura giapponese. Vi mostro qualcosa di cio` che sono riuscita a trovare, con mani tremanti ed occhi lucidi dall`emozione:

Un gran bel ricettario con cui e` impossibile - o quasi - sbagliare!
La spassosissime avventure di Saori e del suo italianissimo marito, Toni.
Un po` di narrativa umoristica ed un fantastico libro sui kanji di difficile lettura:

忙しい奥さん Isogashii okusan - "La moglie indaffarata" , una storia dall`aria esilarante!
Sono persino riuscita a trovare qualche numero della mitica rivista di cucina Orenji-peeji オレンジページ, piu` varie, incluso un affascinante resoconto gastronomico nel Regno di Mezzo, ossia la Cina, da parte di una cuoca giapponese.
Colgo l`occasione per ringraziare la libreria Mangetsu per l`opportunita` che mi da` di poter acquistare libri e giornali giapponesi di vario genere e a prezzi irrisori. 

E per finire, o meglio, per iniziare, a pochi passi da dove lavoro ho il Privilegio ed Onore di trovare del buon 煎茶 sencha della 山本山 Yamamotoyama, di 日本橋 Nihonbashi.
Alla prossima, dove vi parlero` dell`altra parte del mio cuore.

またね!Mata ne!