lunedì, febbraio 27, 2012

Fogli di carta e pensieri

Ho notato che, quando cammino, riesco a riflettere meglio che non quando sono sdraiata o magari seduta in un luogo tranquillo.

Idealmente dovrei portarmi dietro sempre un taccuino dove annotarvi cio` che man mano mi viene in mente, ma rischierei d`inciamparmi ogni tre per due...come infatti mi e` gia` successo di recente. La prima volta sono riuscita a sbucciarmi un ginocchio con tanto di ridicolo dissanguamento su un marciapiede, mentre le volte successive me la sono cavata con dei buffi volteggiamenti da film comico.

E combinazione tutto questo accadeva sempre nel bel mezzo di una bella riflessione, interrotta bruscamente dall`ostacolo di turno o semplicemente dai miei piedi non in sintonia con il mio cervello, un cervello preso a fantasticare e a creare mille e piu` scenari di una vita nuova.

E` passato di nuovo del tempo dal mio ultimo articoletto, eppure non passa giorno in cui io non pensi a questo blog.

Talvolta scivolano le settimane e i mesi senza che nulla accada, e poi improvvisamente si viene travolti da un turbine di novita` e cambiamenti.

A inizi gennaio, infatti, ho trovato lavoro proprio quando oramai stavo per arrendermi e lasciarmi trascinare da una vita fatta ormai di forzata pazienza, lunghe dormite, progetti abbozzati ma inarrivabili, pigre passeggiate, continui rifiuti da parte di aziende contattate e che sembrava fossero interessate a me, maree di promesse per un posto di lavoro che non sarebbe mai arrivato.

Del lavoro vi parlero`, ma non ora.

Vi diro` pero` che sto rinascendo, questo si`. La paura di non farcela e di non essere all`altezza e` sempre tanta, ma ogni giorno cerco d`imparare qualcosa di nuovo e di applicarmi con pazienza ed impegno proprio perche` il senso di serenita` e` ora direttamente proporzionale alla dedizione che riservo a questo mio nuovo incarico.

La mia cara amica Fabiana, poco tempo fa, mi ha fatto recapitare a casa una grossa busta bianca contenente dei regali splendidi. Quei regali scelti col cuore, portati a casa col cuore e spediti col cuore e la speranza di far felice una persona.
Dell`incantevole carta da origami originale giapponese e che lei ha acquistato per me durante una sua visita in Germania.
Tanti fogli di una carta cosi` delicata al tatto e dai colori cosi` inconfondibilmente giapponesi da riuscire a riportarmi - anche se solo col pensiero - a casa mia, nel Kanagawa, durante le ore del pomeriggio quando splendeva il sole piu` bello di tutta la giornata e nell`aria si sentiva il profumo d`incenso del tempo Soochu-ji.
Rievocazioni le mie, e che scivolano sulla superficie ora liscia e ora semi-ruvida di un foglio colorato.
Carta da origami perlescente e dai riflessi quasi fiabeschi.

Insieme a questi splendidi fogli, delle gommine che mi hanno fatta ritornare un po` bambina...
L`origami e` un aggraziato, dolce passatempo che mi rasserena e distoglie i miei pensieri da pesanti preoccupazioni.

Tra le pieghe di questi fogli spariscono piccoli rancori, dubbi ed incomprensioni. Le mani sono impegnate nel modellare quello che prima era un semplice foglio di carta e che poi diventera` un giglio oppure una rana.

Ricordo ancora e nitidamente gli origami che due studentesse della Yaei Kookoo 弥栄高校 di Sagamihara-shi, nel Kanagawa, dove Annalisa ed io andammo a far lezioni d`italiano.
Eravamo all`ultima lezione del nostro programma quando queste due studentesse, due ragazze particolarmente intelligenti e portate all`apprendimento delle lingue straniere, ci si avvicinarono e con timidezza ci porsero due origami a forma di fiori di loto: uno era rosa e l`altro era giallo.

Erano bellissimi.

Li conservai gelosamente sul davanzale della mia finestra dell`ingresso e, giorno dopo giorno, il i raggi del sole che proprio li` si andavano a posare iniziarono a far leggermente sbiadire quei due fiori che stavano a testimonianza di un`esperienza incredibilmente indimenticabile.

L`origami e` per i giapponesi spesso un simbolo d`amicizia, d`affetto, di stima. Quando te ne fanno e regalano uno e` perche` provano simpatia nei tuoi confronti ed e` uno dei loro modi con cui esprimono il loro affetto.

C`e` sempre molto sentimento e tanta dolcezza in queste creazioni di carta, cosi` fragili eppure cosi` tangibili.

Adesso non c`e` solo 無印 Muji qui a Torino che vende la carta da origami (sebbene a prezzi veramente vergognosi), ma anche i negozi della catena danese Tiger il cui primo punto vendita italiano e` stato aperto proprio qui nel capoluogo piemontese.

Sono andata a ficcanasarvi all`interno sabato pomeriggio sul tardi e ho trovato questa carta da origami.

Molto graziosa e certamente piu` economica di quella di Muji, ma la qualita` e` inferiore. E` carta opaca e un po` spenta e la cui consistenza ricorda i fogli di giornale.
Pero` sono lo stesso carini e mi fanno venire voglia di creare.

Cambiando discorso, ho iniziato da poco una collaborazione come articolista per un neonato giornale. Non appena il mio primo articolo sara` stato pubblicato, vi segnalero` il link cosi` - se vorrete - potrete leggermi anche li`.
Vedrete che il Giappone e` una costante in tutto cio` che scrivo, ma questo perche` e` un elemento che fa parte di me sempre e comunque.

Una costante che ritorna sempre, anche durante qualche mia passeggiata solitaria per il centro di Torino dove, in una piccola ma accogliente caffetteria, ho scovato la nuova collezione di scatoline metalliche della Leone (storica ed antica casa torinese di caramelle e cioccolata) dedicata a Lupin.

E` stato colpo di fulmine caramelloso a prima vista con la lattina dedicata a Fujiko, contenente squisite caramelline dissetanti alla viola:
...e prima di salutarvi, vorrei mostrarvi una bambolina giapponese che ha creato mia sorella Annalisa con il fimo.

Ve la dedico.

Mata ne!

またね!