lunedì, novembre 28, 2011

Infusione di pensieri autunnali

(Foglie autunnali in un giardino vicino casa mia e che ho immortalato in un umido pomeriggio di novembre).

Passano giorni, settimane, e addirittura mesi da un articoletto all`altro ormai. Sebbene pero` cio` che scrivo sia - spesso mio malgrado - inframezzato da lunghe pause, il mio pensiero torna sempre a questo blog.

Novembre e` un mese che per tradizione noi associamo sempre ai defunti. E` il mese solenne e triste per eccellenza. Eppure il piu` delle volte il tempo passa, scivola via e spesso non pensiamo all`autunno della vita umana, soprattutto se noi stessi ne stiamo ancora attraversando la primavera.

Ma la vita ogni tanto ha un modo tutto suo di rinfrescarti la memoria e di costringerti a soffermarti su cio` che forse stiamo trascurando.

Ai primi del mese, purtroppo, c`e` stato un lutto nella nostra famiglia.

E` mancato il mio nonno materno, una figura a cui ho legati molti ricordi sia d`infanzia che d`adolescenza. Una figura che, pero`, per molteplici motivi, si era volutamente allontanata dalla mia famiglia, pur mantenendo con me una sorta di filo di comunicazione.

Quel filo era Internet.

Questo mio nonno amava tanto la tecnologia ed era affascinato dal web. Nonostante l`eta`, navigava con grande spigliatezza e passione, e non esitava ad affidarsi alle email o al messenger per tenersi in contatto con le persone a lui care.

Quando abitavo ancora in Giappone, comunicavo con mio nonno principalmente attraverso l`email e poi ogni tanto anche con messenger. E delle volte lui mi faceva trovare nella buca delle lettere una qualche sua letterina cartacea, decorata con disegnini e ghirigori che lui stesso trovava e scaricava da Internet.

Dal giorno della sua morte ho avuto solo una volta il coraggio, per meta`, di andare a ripescare una sua email le cui parole ho riletto velocemente e con gli occhi che gia` si stavano velando di lacrime.

I giorni successivi alla sua scomparsa sono stati particolarmente dolorosi per tutti qui in casa. Un insieme di sentimenti si accavallavano gli uni sugli altri, creando un`altalena emotiva da cui avrei voluto scendere molto volentieri.

Rievocazioni di vecchi ricordi. Fotografie. Oggetti. Rancori. Affetti.

E poi ancora ricordi misti all`amarezza delle cose incompiute.

Perche` e` questo che comporta la morte quando sopraggiunge, come e` sua abitudine fare d`altra parte, all`improvviso, senza preannunciarsi e senza rulli di tamburi.

Si rimane con in bocca un retrogusto amarognolo che hanno le cose lasciate a meta`, forse a causa di un`incurabile pigrizia, di un`altrettanto incurabile tendenza alla procrastinazione, oppure a causa di quella terribile cosa chiamata orgoglio.

Questo mese, il mese dedicato generalmente al ricordo dei defunti, ho provato la tristezza profonda davanti ad una vita umana che - per chi muore in ospedale, ad esempio - si conclude mestamente con una o due borse di plastica contenenti i pochi effetti personali di chi e` entrato in quell`edificio pensando tranquillamente di far poi ritorno a casa.
Alcuni dei fiori del nonno.

In situazioni come queste c`e` sempre qualche elemento che spicca piu` di altri e che piu` di ogni altro riesce a sbloccare un pianto rimasto ingabbiato in gola.

Ecco, per me quell`elemento e` stato rappresentato proprio da quelle borse da cui s`intravedevano degli indumenti, un giornale arrotolato, e altro ancora. Il solo ricordo di questi sacchetti fa riaffiorare lacrime calde e pesanti, cariche di dispiacere.

I giorni successivi al funerale sono stati invece all`insegna delle questioni logistiche di sgombero di casa del nonno e del disbrigo burocratico di tutte le pratiche notarili ecc., fasi queste che non si sono ancora concluse e che stanno continuando a scandire i nuovi ritmi ed orari di famiglia.

Ed ecco dunque arrivare montagne di oggetti e fotografie impregnati di ricordi, vecchi e recenti, e con essi la rievocazione di mille dettagli, di volti, di frasi, di luoghi, di emozioni.

Una vera emotional rollercoaster, una montagna russa emotiva, fatta di dolce e di amaro, e che prima o poi ti snerva, ti sfianca, e ti prosciuga le forze.

Alla scomparsa del nonno e` seguito anche un periodo di malessere fisico di mia sorella che l`ha portata addirittura in ospedale. Ringrazio Dio pero` per la diagnosi non preoccupante che ne e` emersa.

Ma se la stasi apparentemente granitica che sembra essersi prepotentemente autoinvitata nella mia vita da mesi ormai - mi riferisco alla situazione di stallo lavorativo, abitativo, ecc. in cui mi trovo - e la pesantezza di un lutto che ti si catapulta addosso senza ne` preavvisi ne` squilli di trombe riescono a vampirizzarti l`energia e la voglia di fare, ecco che pero` accadono cose che non solo ti restituiscono il sorriso, ma ti mettono ai piedi un paio di metaforiche scarpe nuove con cui continuare il proprio cammino.

Grazie a Dio, sono piu` di una le persone nella mia vita e che in questo momento occupano un ruolo centrale grazie al loro sostegno, continuando a starmi vicine e a credere in me.

Ho avuto, proprio un paio di settimane fa, il piacere e l`onore di conoscere di persona una delle mie piu` care ed affettuose lettrici del blog, nonche` cliente del mio bazar: Fabiana di Roma, proprietaria del blog Marmellata di Castagne.

Una persona squisita, splendida, con due occhi belli come gemme luccicanti e con un viso pulito e sincero. Una ragazza che, grazie alla sua generosita` e cuore, mi faceva arrivare in Giappone stupendi pacchi colmi d`affetto, di aria italiana e di casa. Era lei che mi mandava i miei amati Ringo alla vaniglia, aiutandomi a dimenticare per un po` la nostalgia di casa che ogni tanto mi prendeva per mano.

E anche questa volta e` arrivata carica di doni per me, dimostrandomi ancora una volta - anche se non ce n`era di certo bisogno - il suo gran cuore ed affetto.

Non potevo non fotografare i carinissimi regalini di Fabi-chan!
...e i Ringo alla vaniglia! ♡♡♡

Ogni pezzo portava in se` l`affetto di Fabiana, un affetto cosi` genuino e sincero che quasi mi fa sentire immeritevole di tutto cio`.

Ho avuto l`onore di conoscere Fabiana ed il suo fidanzato mentre erano qui a Torino, in occasione della maratona che da poco si e` svolta proprio nel cuore del bel capoluogo sabaudo.

Per questo mi e` difficile - diciamo pure impossibile - star lontana anche solo col pensiero da questo blog che e` stato e continua ad essere fonte di gioia per me.

Fa freddo e novembre ora sta gia` per volgere al termine. Il passare dei mesi e` sempre il medesimo, se ci pensate, come lo e` il passare del tempo in generale. I giorni in cui Akiko e` stata qui sembrano gia` quasi avvolti in una coltre di quella nebbiolina che ora ogni tanto viene a deliziarci di notte, anche se il ricordo di Aki-chan e` sempre vivo e forte nel mio cuore.

Un susseguirsi di eventi molto poco piacevoli hanno caratterizzato questo 2011 regalandogli il primato di anno piu` doloroso che io ricordi.

Pur tuttavia, proprio come un profumato fiore riesce a crescere anche in un campo deserto, anche questo 2011 e` riuscito - dalla primavera in avanti e nonostante tutto - a portare nella mia vita persone e cambiamenti preziosi.

Tornero`. Eccome se ritornero`! 必ずまた帰りますね!