giovedì, febbraio 05, 2009

I miei wagashi: Ichigo Daifuku

Come gia' sapete, secondo il calendario lunare giapponese la primavera e' iniziata ieri. Sara' per questo, forse, che mi e' venuta voglia di spadellare un po'.

In realta', era da un po' che mi frullava per la testa l'idea di dare una sbirciatina al mondo dei wagashi fatti in casa, ed era infatti da qualche tempo che consultavo varie ricette per preparare i famosi いちご大福 ichigo-daifuku; cosi' dopo essermi cimentata con i どら焼き dorayaki (ecco qui), stamattina mi sono dedicata a questi panciuti dolcini del repertorio giapponese.

Sul sito di Acilia troverete la mia ricetta per fare i dorayaki, quindi se v'interessa, mi raccomando non dimenticate di andare a farle visita!
Questi erano i miei dorayaki in versione classica e al te' matcha!
Nutrendo in genere forte diffidenza nei confronti di ricettari online (tranne qualche rara eccezione), ho scartato a priori l'idea di consultare Internet nella speranza di scovare la ricetta perfetta. L'idea di preparare quell'impasto cosi' particolare mi spaventava abbastanza, e volevo quindi potermi fidare ciecamente della ricetta in questione. Nemmeno il fornito archivio del fidato Cookpad mi ha rassicurata.

Pur avendo numerosissimi ricettari giapponesi in casa, di libri dedicati ai wagashi ne ho solo uno al momento perche' l'arte pasticcera tradizionale nipponica e' per me e' un territorio ancora da esplorare. Ecco qui:
Il libro s'intitola: 手づくりの和菓子 Tezukuri no wagashi, ossia wagashi fatti a mano, ed e' un mio recentissimo acquisto, nonche' conseguenza di un mio sincero desiderio di avvicinarmi all'arte di questi dolci cosi' diversi dai nostri, eppure cosi' deliziosi non solo per il palato, ma anche (e forse, soprattutto) per gli occhi.

Ma nel campo dei wagashi mi e' venuta in aiuto anche la mia fedele Nintendo DS, in particolar modo un delizioso programmino chiamato かんたん!たのしい!お菓子ナビDS Kantan! Tanoshii! Okashi nabi DS, ossia Facile! Divertente! Il navigatore DS dei dolci. Questa e' la copertina:
Un vero e proprio ricettario guidato, interamente dedicato ai dolci. Nel suo repertorio troviamo sia delizie pasticcere occidentali che giapponesi.

Dopo aver confrontato la ricetta degli ichigo-daifuku del libro con quella della Nintendo, ho optato per quest'ultima perche' decisamente piu' semplice e con molti meno passaggi capziosi.

Gli ichigo-daifuku, pur essendo wagashi tradizionali, pare abbiano una storia abbastanza recente e che li collocherebbe verso i primi anni Ottanta. In realta', i daifuku hanno alle spalle una storia di secoli, ma la combinazione daifuku + marmellata d'azuki + fragole sembra essere cosa recente, frutto di un'idea molto creativa di qualche pasticcere giapponese.

Due avvertenze:

1- la preparazione e soprattutto la lavorazione dell'impasto sono le fasi piu' difficili e dovrete avere un po' di pazienza.

2 - la consistenza dei daifuku e' molto morbida e gommosa, ed e' quindi importantissimo consumare il dolcino a piccoli bocconi che andranno masticati bene prima d'ingoiarli onde evitare di strozzarsi. Quest'accortezza assume un'importanza esponenziale nel caso dei bambini: se vorrete far assaggiare un pezzo di daifuku ad un bambino, assicuratevi che il pezzetto sia molto piccolo e che il bambino lo mastichi a dovere prima d'ingoiarlo.

Bene, cominciamo!

Ingredienti per 6 daifuku:
Per il ripieno:
100g di marmellata di azuki (preferibilmente koshian, ma qualunque altra varieta' va bene)
6 fragole
Per l'impasto:
白玉粉 Shiratamako o farina di riso 100g
2 cucchiai di zucchero
110ml d'acqua
maizena q.b.

Shiratamako e' la farina di riso giapponese, ed e' fatta cosi':
Come vedete, e' una farina un po' particolare, granulosa. Se non doveste riuscire a trovare la shiratamako giapponese, usate una qualunque altra farina di riso (magari quella cinese), purche' sia farina di riso al 100%, senza l'aggiunta di altro.

PREPARAZIONE

Lavare bene le fragole, asciugarle e privarle del picciolo. Se possibile, cercate di utilizzare fragole delle stesse dimensioni.

Con le mani, suddividete la marmellata d'azuki in sei parti uguali e con ogni parte formate una pallina.
A questo punto, posizionate una fragola su ognuna delle palline e premete leggermente i frutti sulla marmellata fino ad ottenere questo risultato:
Coprite le fragole e la marmellata con un foglio di carta trasparente da cucina per evitare che si secchino o che s'impolverino.

Setacciare la maizena e metterla in un piatto piano. La quantita' non e' specificata, ma direi di usarne un cinque o sei cucchiaiate abbondanti.

Ora veniamo all'impasto.

In una terrina versare i 100g di farina di riso e i 110ml d'acqua, e mescolare molto bene. Dovreste ottenere un composto bianchissimo e che ricorda un po' un formaggio in fiocchi.
A questo punto, aggiungere lo zucchero. Io ho usato quello di canna, ma naturalmente quello bianco normale va benissimo. Mescolare di nuovo molto bene.

Coprire la terrina con della carta trasparente da cucina, senza pero' sigillare il contenitore! In poche parole, coprite il contenitore facendo si' che la carta aderisca bene sui bordi, ma lasciate un po' di sfiato. Mettete il tutto nel forno a microonde per 2 minuti e 30 secondi.

**Come Sandra ha giustamente osservato nei commenti, non avevo specificato la temperatura. Purtroppo, nemmeno la ricetta della Nintendo la fornisce, e quindi vi dico cos'ho fatto io: il mio forno ha dieci livelli di potenza, e io ho cotto l'impasto al decimo livello, cioe' al massimo.
Il libro di cui sopra, Tezukuri no wagashi, consiglia la cottura dell'impasto a 500w, e i tempi sono i medesimi.**

Tirate fuori la terrina, e facendo molta attenzione a non bruciarvi, spruzzate un po' d'acqua fredda sull'impasto e aiutandovi con un cucchiaio di legno, mescolatelo bene e cercate di dargli la forma di una palla. Ricoprite nuovamente la terrina con della carta trasparente (lasciando anche questa volta un po' di sfiato), e rimettete a cuocere nel microonde per 1 minuto e 30 secondi.

Tirate di nuovo fuori la terrina dal forno, e con cautela cercate di prelevare l'impasto dal recipiente e ponetelo su di un piatto spolverato di maizena setacciata. Usando un po' della maizena rimanente, cospargete tutto l'impasto e cercate di non lavorarlo troppo con le mani.


Ora lasciatelo un po' raffreddare, dopodiche' tagliatelo in 6 parti uguali.

Prendete un pezzetto di pasta e distendetelo fino ad ottenere un dischetto del diametro di circa 7cm.

Ora dovrete proseguire un po' alla volta, evitando di lavorare in serie, e cioe' facendo un daifuku per volta senza prima prepararvi i dischetti di pasta.

In mezzo ad ogni dischetto, posizionare la fragola con la marmellata e cercare di avvolgere il tutto con l'impasto, pizzicando la parte di sotto per sigillare il daifuku.
Quando avrete finito, rispolverate nuovamente i daifuku con un po' di maizena e...出来あがり!Dekiagari! Finito! Voila'!
Sono alquanto soddisfatta del risultato, anche se devo ammettere che la ricetta e' stata un tantinello piu' elaborata del previsto per colpa di quell'impasto un po' indiavolato e che tende ad appiccicarsi maledettamente ad ogni cosa.
Pur tuttavia, credo che le difficolta' legate all'impasto si possano appianare con un po' di pratica, perfezionando la propria tecnica.

C'e' qualche altro wagashi in particolare che vorreste imparare a preparare? Se si', fatemelo sapere nei commenti e magari chissa'...vi ci dedichero' un articoletto in futuro!

Mi auguro che questa ricetta vi possa essere utile! Se ci sono domande, non esitate a lasciarmi un commento. Anzi, colgo l'occasione per incoraggiare quante piu' persone possibili a lasciare un messaggio su questo blog perche' ogni commento che ricevo non solo mi rende felice, ma m'incoraggia ad aggiornare il blog, quindi...se Biancorosso Giappone e' un appuntamento quotidiano a cui non sapete rinunciare, mi raccomando...commentate!

Se deciderete di preparare questi daifuku da portare a casa di amici o da servire a casa vostra in compagnia dei vostri cari, potrete star certi che farete una bella figura! Magari potrete sistemare i dolcini per benino in una scatola di latta o di cartone, oppure anche su di un vassoio un po' elegante e... il gioco e' fatto!

Ovviamente, non dimenticatevi di accompagnare i vostri ichigo-daifuku con una buona tazza di お茶ocha o te' verde giapponese e.... いただきます!Itadakimasu!

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie di questa spiegazione dettagliata con tanto di illustrazioni fotografiche! Il mio fidanzato ha una vera passione per i daifuku che compro nel supermercato giapponese della mia citta' ed ora che ho a disposizione la ricetta, non potro' esimermi dal cimentarmi anch'io ;-)

Grazie e a presto,

Francesca

Anonimo ha detto...

Che meraviglia!!Da mangiarsi con gli occhi questi wagashi :) anch'io ho la DS e penso sempre a chissà quanto molto più vasto sia il "parco-titoli" di giochi e programmini vari lì in Giappone.
Una richiesta fuori tema, ma è una curiosità che ho da tempo : mi piacerebbe se un giorno potessi descriverci un po'..come funziona la raccolta differenziata nell'organizzatissimo Giappone! Vivo in Campania,i cui problemi son noti, e da questo punto di vista la cosa mi interessa e incuriosisce :) Grazie mille per i tuoi post che, si, sono un appuntamento quotidiano!
Ele

Anonimo ha detto...

Marianna, questo articoletto capita proprio nel momento giusto!
Sabato prossimo ho invitato a casa mia 4 amici per una cena a tema giapponese.
Ho già deciso tutto il menù e mi mancava solamente il dolcetto...stavo faticando per trovare qualcosina da fare a mano. Ed ecco che arriva il tuo articolo!
^^
Ti leggo tutti i giorni ma sono molto pigra e non commento mai.
Se però ti fa piacere cercherò di sforzarmi un pò di più!
Ciao,
Giulia

Sick Girl ha detto...

che bei dolcini complimenti!
Sebbene la ccina giapponese mi affascini moltissimo, non sono ancora pronta per cimentarmi con i dolci giapponesi. Forse anche memore del fatto che qualche tempo fa ho fatto una crema di azuki e ancora mi ricordo come un incubo tutto il procedimento di passare gli azuki rossi nel passavedure due volte. Alla fine la cremina non era venuta male, ma quanta fatica :-)

Anonimo ha detto...

Sembrano buonissimi! Quando l'università mi lascerà un pò di tempo libero devo assolutamente provare le tue deliziose ricette ;)

Anonimo ha detto...

*____*
Io non sono una grande conoscitrice di dolci giapponesi quindi non ho richieste particolari da fare...Tuttavia mi piacerebbe impararli!
Qualunque ricetta sarà interessantissima per me *_*
Inoltre come già ha detto qualcuno, in Giappone escono titoli interessanti e istruttivi per il DS che qui in Italia non arriveranno mai.
Questo è un vero peccato =(
Un bacio
Ruru-chan

Alessandra ha detto...

Ma sono fantastici!I tre colori insieme sono perfetti...non ho mai avuto la fortuna di assaggiarli,avevo visto delle foto ma credevo che fossero dei divertissement,non da mangiare!!!
Non ho davvero parole!!Sono dei piccoli gioiellini,e quanta luce ti filtra dalle finestre!!Sembra tutto così luminoso!!

Anonimo ha detto...

Io ho giocato solo a Cooking Mama sul DS e non credo sia paragonabile a questo, sigh!

Comunque, come detto sono andata al giapponese, e con mio grandissimissimo stupore avevano dei deliziosissimi dolci tra cui Dorayaki con Anko che abbiamo amabilmente divorato, un semifreddo al thè verde (delizioso anche questo) con anko nel mezzo e una spruzzata di cioccolato sopra (da sbavo insomma!) e per finire (perchè non ne avevamo abbastanza!!!) mochi ai frutti di bosco e un altro all'albicocca :D!

AHAHAHAH BUONISSIMI! *_*
E pure questi Wagashi qui, beh, sono deliziosiiii *_*!
La farina di riso al supermercato in questo periodo vendono quella della prova del cuoco (che costa veramente taaaantissimo, chissò se andrà bene?) quindi, dovrò provare per forza!!!

Ciao Mari,
GRAZIE PER TUTTI I TUOI POST!!!
Li leggo sempre con estremo piacere!

Ludy

K and S ha detto...

looks delicious!

aerie ha detto...

La versione per il microonde non la conoscevo, proverò questa ricetta,sono curiosa di mangiarli!!

Unknown ha detto...

accidenti! ho postato un commento ma non so se l'ho inviato o meno. Questa nuova ricetta va a finire dritta dritta negli "speciali" del mio google reader.

Anonimo ha detto...

Ciao!
Leggo con interesse questo blog, ma è la prima volta che commento. Ho una domanda circa la ricetta: la cottura della pasta di riso avviene a microonde, ma non è specificata la temperatura/potenza. Mi piacerebbe provare a preparare questo dolce quando sarà tempo di fragole, ma non vorrei combinare pasticci e ritrovarmi con un mattoncino di impasto ingestibile, da questo terrore ecco scaturita la richiesta di precisazione :D
Grazie per la risposta :D

Anonimo ha detto...

queste dolcini sono bellissimi, ed ora ho capito cos'è quella pasta binca gommosetta che hanno i dolci giap. Al posto delle fragole che altri frutti si possono usare? E che altri tipi di wagashi esistono?

Anonimo ha detto...

Mary xkè fai cose così buone? ogni giorno di più la voglia di provare questi piatti cresce.
Ho conosciuto un ragazzo che è stato in giappone a tokio ha detto che ne è rimasto affascinato che meraviglia l'ho tempestato d domande e nn lo lasciavo andare.

Unknown ha detto...

Ciao Francesca,
Grazie della visita e del commento! Sono molto contenta di sapere che vorrai usare questa ricetta! Mi raccomando, fammi sapere come ti sono venuti i tuoi daifuku! :)

Ciao Ele,
Grazie della visita e del commento!
E grazie dei complimenti! :)
Si', qui la Nintendo pubblica davvero una quantita' infinita di titoli per la DS, e molti di questi non sono semplici giochi ma veri e propri strumenti didattici oppure manuali e ricettari.
So che da non molto, anche in Italia, vendono "La guida in cucina" della Nintendo DS. Lo so perche' ne ho una copia, e infatti la versione originale era in giapponese, anche se quella italiana e' davvero ottima e non e' una semplice traduzione, ma un ricettario che assomiglia a quello originale giapponese, ma con un repertorio di ricette tipiche della nostra tradizione, piu' qualche ricetta straniera.
Per quanto riguarda l'argomento "rifiuti", hai ragione! Ne dovro' assolutamente parlare in futuro. Grazie dell'idea! :)

Ciao Giulia,
Grazie della visita e del commento!
Non sai quanto sia felice di sapere che questa ricetta ti capiti proprio al momento giusto!
Allora in bocca al lupo con la tua cena giapponese, e se hai bisogno di consigli o spunti, io sono qui!
E mi raccomando, fammi sapere com'e' andata e fai tante foto! :)
Aspetto altri tuoi commenti, allora! :)
Un caro saluto!

Ciao Ginevra,
grazie della visita e del commento!
Mi dispiace che tu abbia faticato cosi' tanto per preparare la marmellata di azuki. :( Mi sentirei scoraggiata pure io!
A dirti la verita', la marmellata che ho usato per la ricetta l'ho comprata al supermercato, quindi non e' fatta da me. Nel libro dei wagashi ci sono tutte le ricette per preparare la marmellata in vari modi, anche utilizzando gli azuki bianchi, ma francamente sono tutte abbastanza laboriose. Con nemmeno 150 yen qui trovo barattoloni di anko da piu' di 3 etti, e quindi do' priorita' alla convenienza e alla comodita', anche se la marmellata di azuki casalinga e' molto piu' buona.
Li' quanto costa la marmellata di azuki? Si trova abbastanza facilmente, o non tanto?

Ciao Gloria,
grazie della visita e del commento!
Allora buono studio e quando poi avrai tempo per dedicarti ai fornelli, mi raccomando fammi sapere se ti posso essere d'aiuto!

Cara Ruru-chan,
grazie della visita e del commento!
Allora mi daro' da fare prossimamente a creare altri wagashi! :)
Spero che presto vengano tradotti in italiano molti di questi ottimi programmini che la Nintendo produce per il mercato giapponese. Ci sono programmini per tutti i gusti, e sono tutti molto ben fatti e utili.
Un bacione!

Ciao Alessandra,
grazie della visita e del commento!
E grazie dei bei complimenti che rivolgi ai miei daifuku! :)
Si', casa mia e' MOLTO luminosa! Pensa che solo tra la cucina e il tinello in tutto ho 11 finestre, compreso il balcone! Quindi ti lascio immaginare quanta luce c'e' qui! Per non parlare del piano di sopra: nella nostra camera ci sono due pareti occupate da finestre, piu' il balcone! Io adoro le case luminose perche' la luce mi fa sentire allegra e scaccia la depressione e la malinconia. Non c'e' niente di meglio, secondo me, che svegliarsi al mattino in una stanza illuminata dai raggi caldi del sole mattutino! :)
Un bacione!

Cara Ludy,
Grazie della visita e del commento! :)
Hai fatto qualche foto al ristorante giapponese? Sono curiosa di vederle! Avete mangiato delle vere delizie, allora! :)
Per curiosita': quanto costa la farina di riso della prova del cuoco? Se costa troppo, prova ad andare a vedere in un qualche negozio di alimentari asiatici della tua citta': li' quasi sicuramente troverai la farina di riso cinese, o magari quella giapponese chiamata もちこ mochiko. La mochiko ha una consistenza piu' fine della shiratamako, ma va benissimo per preparare i daifuku. Ecco, magari prendendola in quei negozi la paghi un po' meno, non so.
Un bacione (prometto di risponderti presto!)

Hi Kat,
Thank you so much! They were a bit difficult to make these daifukus, but they sure were worth the time and effort!
Take care! :)

Ciao Aerie,
Grazie della visita e del commento!
Combinazione, quasi tutte le ricette che ho trovato (alla tele, su riviste, sul mio libro e sulla DS) consigliavano questa cottura al microonde, e mi e' sembrato un metodo piu' pratico di quello tradizionale. Se deciderai di provarla, fammi sapere come ti sono venuti i daifuku! :)

Ciao Tsukidesign,
Grazie della visita e del commento!
Sono contenta che ti piaccia questa ricetta! Un po' difficilotta, ma alla fine neanche poi tanto. E poi gli ichigo-daifuku hanno di bello che sono molto coreografici, secondo me, e fanno un figurone.

Cara Sandra,
Grazie della visita e del commento!
E grazie per aver notato questa mia svista della temperatura! Come attenuante, pero', ho il fatto che nemmeno la Nintendo indicava la temperatura, e quindi sono andata un po' ad occhio. Comunque, ti spiego: il mio forno ha dieci livelli di potenza, e io ho fatto cuocere l'impasto impostando la temperatura al decimo livello, cioe' al massimo.
Il mio libro, pero', consiglia di utilizzare una temperatura di 500w.
Spero di esserti stata utile e mi raccomando, torna a trovarmi! :)

Ciao FrancescaV,
Grazie della visita e del commento!
Non so quali altri tipi di frutta si possano usare, ma ogni tanto qui si trovano anche quelli ripieni di castagne dolci bollite. Comunque, come frutta ci vedrei bene anche delle ciliegie o dei fichi non tanto grandi.
Di wagashi ne esistono talmente tante varieta' che ancora non sono riuscita a finire di contarle! Sono tantissimi i tipi di wagashi, anche perche' molti pasticcerie qui offrono le proprie interpretazioni, o addirittura creazioni del tutto inventate.
E proprio stamattina, ho intenzione di aggiornare di nuovo il blog con foto di nuovi wagashi, non fatti da me ma ricevuti in regalo. :)

Ciao Tizy,
Grazie della visita e del commento! :)
Prima o poi ci devi proprio venire qui in Giappone, allora! Vedo che ti appassiona proprio tanto! :)
Quando verrai, potrai assaggiare tutte le cose di cui parlo sempre qui sul blog. :)
Un bacione!

Simo ha detto...

Ciao,
il tuo blog è stupendo e questi dolcini mi ispirano tantissimo, devo provarli. Sai se è possibile aromatizzarli con le essenze?

Anonimo ha detto...

che meraviglia i tuoi aritcoli sono sempre più belli e interessanti!
sai se esiste la versione di questo gioco in italiano? baci baci
Federica

Anonimo ha detto...

Ciao Mari!
Siccome ieri ho fatto l'Anko, allora vorrei fare questi splendidi Wagashi (anche se credo devo stringerla ancora un pò, visto che non è troppo densa da formare una pallina! ^^).
Il problema è che non ho il micronde :S Sai per caso come potrei fare la pasta con il forno normale?
Grazie millissime! *_*

Ludy

Unknown ha detto...

Cara Simo,
grazie della visita e del commento!
Sono contenta ti piaccia questa ricetta!
Per quanto riguarda le essenze, non saprei. In genere,che io sappia,nei wagashi non si usano molto, ma secondo me non sarebbe affatto una cattiva idea provare! Per esempio, potresti provare con l'essenza di vaniglia!
Che ne pensi? :)

Ciao Federica,
grazie della visita e del commento! :)
Non credo esista ancora - per il momento - la versione italiana di questo programmino per la Nintendo. Mi dispiace. :( Ma nel frattempo, ti consiglio vivamente "La Guida in Cucina", sempre della Nintendo DS, perche' e' strutturato alla stessa maniera, ed e' basato su di un programma giapponese, un vero e proprio ricettario che pero' anziche' essere dedicato solo ai dolci (come quello che ho segnalato io nell'articoletto), comprende tutte le portate, inclusi anche piatti di altri Paesi.
Spero di esserti stata utile! Ciao Federica! :)

Cara Ludy,
Dunque, grazie della visita e del commento!
Complimenti per aver preparato l'anko, allora! :) Brava!
Si', mi raccomando, accertati che sia abbastanza densa da poter formare delle palline, altrimenti sara' difficile usarla come ripieno non solo per i daifuku, ma anche per mochi o altri wagashi.
Per quanto riguarda la cottura al microonde, io ho segnalato questa perche' e' la piu' semplice ed e' quella che ho visto consigliare non solo sulla Nintendo, sul mio libro dei wagashi, ma anche sul mitico Cookpad (ricettario giapponese online).
Esistono pero' metodi alternativi (piu' tradizionali, sicuramente), come la cottura al vapore, per esempio.
Ho fatto una breve ricerchina, e ho ti ho trovato questa pagina dove viene segnalato un video del programma "Cooking with Dog" dove viene insegnata la ricetta degli ichigo-daifuku, preparati con la cottura al vapore. Ecco qua:
http://www.getcookingtips.com/2009/02/14/how-to-make-ichigo-daifuku-strawberry-daifuku/
Spero di esserti stata utile!
Aspetto le foto dei tuoi ichigo-daifuku! :)

Anonimo ha detto...

So che i daifuku si preparano con il mochi, che è riso glutinoso pestato... ma qui ho letto che si preparano con la farina di riso; il mochi e la farina di riso non sono la stessa cosa! Perciò andando a logica, se io volessi preparareil mochi in casa, mi basterebbe usare farina di riso e acqua; se il mio ragionameno è giusto, mi potreste scrivere la ricetta esatta per preparare il mochi? Potrei usare un mortaio normale... se la avete la ricetta con il riso glutionoso datemela comunque. Il riso koshihikari, è riso glutinoso? Lo posso usare per tutte le ricette? Vi prego rispondetemi, perchè è da mesi che ho questi dubbi. Perfavore scrivetemi alla mia mail i.bigioli@alice.it. Grazie.

Unknown ha detto...

Gentile Anonimo,

I daifuku non sono altro che mochi ripieni, quindi come ha giustamente osservato, vengono preparati con il mochi.

Si', il mochi e' riso glutinoso pestato.

Certo che mochi e farina di riso non sono la stessa cosa, ma il motivo per cui nelle ricette casalinghe si preferisce usare la farina di riso per preparare il mochi e' molto semplice: il metodo tradizionale, cioe' quello che prevede la pestatura del riso glutinoso cotto in un mortaio apposito, e' quanto di piu' complesso e massacrante (per le braccia) esista. Il metodo tradizionale, ancora largamente utilizzato qui in Giappone, e' appannaggio di esperti del campo e di gente che prepara wagashi da generazioni.
Il metodo tradizionale, quindi, non solo richiede una forza delle braccia non indifferente ed una pazienza pressoche' infinita, ma necessita anche di alcuni attrezzi indispensabili senza cui e' molto difficile - direi addirittura quasi impossibile - ottenere il risultato sperato.

Chi non ha voglia di cimentarsi in questa laboriosissima attivita', ma desidera preparare i mochi, puo' ricorrere a dei macchinari appositi e che in genere vengono utilizzati a livello industriale, ma che se non erro sono reperibili anche in versione ridotta, e cioe' per uso domestico.

Ma quasi tutti i giapponesi che si cimentano nella preparazione casalinga del mochi (e di tutte le sue varianti, i.e. daifuku) usano il metodo da me descritto nella ricetta, e cioe' mischiano farina di riso (shiratamako oppure mochiko*) con acqua, ottenendo cosi' un impasto identico a quello ottenuto dopo ore di estenuante pestatura; questo impasto poi si fa cuocere (a vapore oppure al microonde)e lo si utilizza nel modo che piu' si preferisce.

Le farine di riso giapponesi (non so le altre), soprattutto la mochiko e la shiratamako vengono preparate con riso giapponese polverizzato.

Naturalmente, se si vuole andare per il sottile e paragonare l'impasto ottenuto dal metodo tradizionale con quello ottenuto dal metodo "veloce", indubbiamente si noteranno lievi differenze che, a seconda di chi assaggia, potranno essere piu' o meno rilevanti.

In ogni caso, questa e' una di quelle situazioni dove la praticita' ha sicuramente la meglio su tutto il resto. D'altronde non potrebbe essere altrimenti: lei se la immagina una mamma che, desiderando preparare una decina di daifuku per la famiglia, si attrezza di mortaio da mochi piu' tutta una serie di altri utensili, e si passa una giornata intera a pestare una massa di riso cotto, nella speranza (quindi, niente certezze) che si trasformi in un delicatissimo ed etereo impasto? E magari, dopo ore ed ore di sfiancante pestatura, si accorge che quella massa appiccicosa e ribelle non si avvicina nemmeno lontanamente al mochi, ma sembra prendere la consistenza della colla per carta da parati?

Usando, quindi, le dosi (per la shiratamako e acqua) che ho fornito io nella ricetta, otterra' l'impasto del mochi che potra' poi preparare e modellare come desidera.

Si', il koshihikari - come tutte le varieta' di riso giapponese - e' glutinoso.

Grazie della visita e del commento.

laura ha detto...

mamma mia sembrano buonissimi... ma la marmellata di azuki è dolce?

Anonimo ha detto...

Grazie per avermi risposto. Lei ha scritto che la ricetta dei daifuku, ce l'ha anche su un libro... preferisco prepararli senza forno a microonde, perciò mi potrebbe dare la versione meno moderna? Se è troppo lunga, me la mandi pure alla mia mail i.bigioli@alice.it. Ultima cosa per il riso koshihikari: qual'è il riso più utilizzato in Giappone? La ringrazio veramente tanto per avermi tolto i precedenti dubbi che avevo ormai da mesi. Arigatoo gozaimasu.

Anonimo ha detto...

Grazie per avermi risposto. Lei ha scritto che la ricetta dei daifuku, ce l'ha anche su un libro... preferisco prepararli senza forno a microonde, perciò mi potrebbe dare la versione meno moderna? Se è troppo lunga, me la mandi pure alla mia mail i.bigioli@alice.it. Ultima cosa per il riso koshihikari: qual'è il riso più utilizzato in Giappone? La ringrazio veramente tanto per avermi tolto i precedenti dubbi che avevo ormai da mesi. Arigatoo gozaimasu.

Fiordilatte ha detto...

sono approdata qui per caso, cercavo informazioni sulla farina di riso mochiko, che su http://veganyumyum.com/2009/03/daifuku/ pare essere la più adatta per questi dolcetti. Mi solleva vedere che si possono fare anche con altri tipi di farina di riso :)
A vederlo l'impasto ricorda un po' il marshmallow fondant...
E complimenti per il post, davvero dettagliato. Mi sa che passerò spesso nel tuo blog!

Iria ha detto...

Li ho preparati un po' di tempo fa seguendo la videoricetta del fantastico canale "CookingWithDog" su Youtube ( http://www.youtube.com/watch?v=-Cv5LsqKUXc ) e l'impasto era DAVVERO indiavolato!
E' stato divertente e nemmeno così complicato come sembra :D
Purtroppo lì consigliano di infarinarli con "katakuriko" e non sapendo con cosa sostituirla ho usato normalissima farina di riso glutinosa.. ma non si è rivelata una buona scelta :P

Unknown ha detto...

Ciao Fiordilatte,
grazie del commento e dei complimenti!
Tra l'altro ho scoperto che la differenza tra mochiko e shiratamako non e' significativa. Sono entrambe farine di riso. L'unica vera differenza sta nella loro preparazione:
il riso per la farina mochiko viene prima lavato con acqua, macinato e poi lasciato asciugare.
Il riso per la shiratamako, invece, viene messo a mollo nell'acqua e macinato direttamente in acqua (senza scolarlo); dopodiche' viene pressato per poter eliminare l'acqua, fatto asciugare e poi polverizzato.

Ciao Iria,
complimenti per aver preparato gli ichigo-daifuku!
Il katakuriko, in origine, era l'amido ottenuto dalla macinatura dei bulbi di un certo tipo di gigli. Al giorno d'oggi, pero', con katakuriko anche qui in Giappone s'intende solo la fecola di patate poiche' il vero katakuriko viene prodotto ormai in piccolissime quantita', e viene venduto a prezzi esagerati.

Una normalissima fecola di patate (ma anche di mais, infatti io ho usato la Maizena) andra' benissimo! :)

Anonimo ha detto...

scusate....ma chi non ha il forno a microonde che fa? va bene ilforno normale elettrico? vi prego, ditemi di si.... T.T

viviana ha detto...

questa ricetta sembra fantastica, la voglio assolutamente fare, ma dove la trovo la marmellata di azuki? in posti come l'unes o l'esselunga dite che ce l'hanno? sennò dove potrei trovarla? grazie in anticipo

Unknown ha detto...

Anonimo del 23 luglio:
Grazie della visita e del commento.
Rispondo in ritardo, quindi chiedo scusa.
Dunque, ho fatto una breve ricerchina e ho scoperto che esiste un metodo molto veloce (e a quanto pare, molto semplice) per ottenere lo stesso risultato senza microonde:
in un pentolino devi mettere a bollire tutti gli ingredienti per l'impasto (zucchero e acqua) TRANNE la farina di riso.
Quando il composto inizia a bollire, lo versi sulla farina di riso e - facendo attenzione a non bruciarti - mescoli il tutto MOLTO BENE fino a quando non ci saranno piu' grumi.
E per il resto procedi come da ricetta.
In bocca al lupo!

Ciao Viviana,
Grazie della visita e del commento! :)
Con molta probabilita', riuscirai a trovare la marmellata d'azuki in negozi di alimentari biologici (ce l'hanno quasi sempre in quei negozi), oppure in un market di alimentari asiatici, meglio ancora se giapponesi.
In alternativa, magari riesci a trovare gli azuki secchi con cui poter preparare la tua marmellata in casa (e' molto semplice il procedimento).
Se t'interessa la ricetta per preparare la marmellata d'azuki in casa usando i fagioli secchi (fagioli azuki, naturalmente), fammi sapere e te la mandero' via email oppure la mettero' qui sul blog. ;)

Anonimo ha detto...

GRAZIE DI CUORE!!! sei un genio...... <3<3 domani me lo faccio assolutamente, a costo di impiegarci la giornata!!!!! arigato desuuuuu!!!!!!!! *.*

Kirakishou ha detto...

sarebbe fantastico se postassi anchhe la ricetta della marmellata di azuki! io ho comprato il barattolo di azuki a mollo invece di quelli secchi, visto che la ricetta richiede la cottura dei fagioli... va bene lo stesso o erano proprio necessari quelli secchi?grazie..