mercoledì, ottobre 22, 2008

Frammenti di storia e profumo di pane

(A sinistra: due piattini dell'era Meiji-Taishō che ho acquistato alla fiera)

Ieri sono stata alla mia tanta attesa fiera dell'antiquariato, svoltasi a 新横浜 Shin-Yokohama, assieme alla mia amica Akiko.
La fiera e' stata tenuta all'interno di un grosso stadio al coperto, e all'evento erano presenti centinaia di antiquari provenienti un po' da tutto il Giappone. Tra questi, c'era anche il cugino di Akiko con la moglie. Questo signore, specializzato in porcellane europee antiche in particolar modo quelle tedesche di Meißen, ha un proprio negozio d'antiquariato a Tokyo.

C'era tantissima gente, dagli incalliti collezionisti ai semplici curiosi (come la sottoscritta). I banchi erano talmente numerosi che non si sapeva dove guardare! E c'era anche talmente tanta gente da non saper dove mettere i piedi.

Non sono riuscita a fare foto proprio a causa della gente che c'era e poi perche' avevo tutte le braccia piene di borse e borsette.

In esposizione c'era veramente di tutto: magnifico vasellame giapponese di vari periodi (Meiji, Taisho, Showa ecc.), meravigliosi oggetti laccati, montagne e montagne di vecchi kimono e obi, vecchi giocattoli, monete e banconote, telefoni del dopoguerra, bottiglie, barattoli, statue di legno e di avorio, insomma di tutto.

E' stata la fiera d'antiquariato piu' grande che io abbia mai visto!

Akiko ed io non abbiamo perso tempo e abbiamo cominciato subito a fare i nostri sopralluoghi alla ricerca di qualche piccolo tesoro da portarci a casa.

C'era un'anziana signora con un banchetto non tanto grande, decisamente modesto rispetto ai tanti altri banchi stracolmi di oggetti sfarzosi e d'imperiale foggia, che in un angolino un po' nascosto aveva una pila di tre o quattro お膳 o-zen, ossia vassoi tradizionali con le gambe, usati per servire da mangiare sul tatami, ma generalmente solo in occasioni un po' formali.
Mi sono piaciuti subito appena li ho visti, e cosi' ho deciso di acquistarne uno.
Eccolo qui:

Sotto l'o-zen c'e' un piccolo marchio che pero' fatico a leggere e che non ho visto fino a stamattina, cioe' quando ho scattato queste foto:
La signora ci ha detto che questi o-zen risalgono agli inizi del periodo Meiji, e quindi siamo intorno al 1870.
Come dicevo prima, pero', gli o-zen vengono usati per servire i pasti ma in occasioni solitamente formali, e non di certo per il pranzo o la cena di tutti i giorni.

Per darvi un'idea di come appaia un o-zen apparecchiato, ho giocato un po' con alcuni miei pezzi di vasellame ed ecco qui:



Ho rimpolpato la mia gia' ricca collezione di vasellame con questi due splendidi piattini risalenti al periodo a cavallo tra l'era Meiji e Taishō, trovati ad un banco di vecchie ceramiche giapponesi gestito da un simpatico signore anzianotto:

Nel banco di una signora che vendeva perlopiu' monili, ho notato un contenitore pieno zeppo di vecchissimi bicchierini da sake. Siccome Akiko ne stava cercando qualcuno, mi ha contagiato la curiosita' per questi affascinanti bicchierini e cosi' mi sono messa ad osservarne alcuni tra quelli in esposizione sul banco della signora. Tra i vari che mi piacevano, questo mi ha rapita al primo sguardo:
Questo delizioso bicchierino dalle decorazioni cosi' intricatamente eleganti e dal contrasto cromatico strabiliante non e' un oggetto qualunque, ma una creazione dei vasai 九谷 Kutani, un marchio molto prestigioso di ceramiche giapponesi di altissima qualita'. Le ceramiche Kutani provengono dalla prefettura di Ishikawa, e si dice che le prime creazioni risalgano al diciassettesimo secolo.
Ecco il marchio Kutani, proprio sotto il bicchierino:
Akiko, so che leggi il mio blog e quindi ne approfitto per ringraziarti di cuore per la bellissima giornata di ieri! Grazie, grazie davvero!

Diversi giorni fa, invece, nel caotico negozio di un rigattiere ho scovato questa deliziosa scodella del periodo Taishō e che, per l'occasione, ho pensato di metterla sull'o-zen per fotografarla:
Concludo l'articoletto di oggi raccontandovi di un mio esperimento culinario intrapreso due giorni fa: la preparazione del pane.
Ebbene, so cucinare tante cose ma il pane ha sempre rappresentato uno di quegli ostacoli culinari apparentemente insormontabili. Nella panificazione casalinga sono troppi i fattori, spesso imprevedibili, che concorrono - o forse sarebbe meglio dire "congiurano" - al disastro piu' totale o all'ottenimento quasi assicurato di un mattone pesante e dalla mollica spessa che a tutto fa pensare, meno che al pane.

Ma dopo aver seguito fedelmente questa ricetta, sono orgogliosa di annunciarvi che ho ottenuto un risultato magnifico!
Ecco qui le mie trecce di pane prima di essere infornate:
Ed ecco una delle trecce nel suo dorato e fragrante splendore!
E questo e' un pezzo del mio pane...divorato a colazione!
Buon proseguimento di settimana!

Piccola sorpresina per voi che leggete Biancorosso! Se cliccate QUI troverete un divertentissimo simulatore di kimono dove vi apparira' una modella che potrete vestire di tutto punto proprio con il tradizionale abito giapponese. Dopo che avrete finito, se lo desiderate, potrete anche stampare la vostra creazione! Buon divertimento!

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Mary mi sono subito cimentata nella creazione del mio kimono anche se non c'è come piacerebbe a me, ho scelto quello con le rose. Difficile stamparlo quindi volevo salvare solo l'immagine ma non è possibile a quanto mi è parso di capire :(
La tua collezione di vasellame si sta arricchendo coloratissima e stupenda...beh quelle x pranzi formali diciamo che si vedono in ogni film o cartone giapponese soprattutto ai matrimoni o nei pranzi di Stato. E' davvero meraviglioso come ogni volta ti colpiscano degli oggetti davvero unici e misteriosi.
Avrai avuto un pò nostalgia del pane? sembrava davvero ottimo dalle immagini ci credo che è andato subito a ruba.
ti auguro un buon mercoledì qua disastri per via di una tempesta e anche qualche anziano che ci ha lasciato le penne. Il tempo promette altre tempeste meglio che mi tenga stretta alla sedia per fortuna so nuotare eheheheheheh
kisu

aerie ha detto...

Sapevo che avresti fatto incetta di porcellane!
Beate te!!
Bellissimi acquisti!

Anonimo ha detto...

Mari, tu mi fai sognare...
antiquariato, scodelline... bellissimo! quanto avrei voluto essere lì con te e Akiko :)
ora mi vado a cimentare col kimono
baci
Uva

Elisabetta ha detto...

Mi stai facendo ricredere sulla porcellana...

Unknown ha detto...

Ciao Tizy, :)
Grazie della visita e del commento!
Perche' e' stato difficile stampare il kimono? Ti chiedo perche' ci ho giocato un po' con quel programmino, ma non ho ancora provato a stampare niente.

Ciao Aerie,
Grazie della visita e del commento! :)
E grazie dei complimenti!! :))

Uvina,
Grazie della visita e del commento! :)
Quanto mi piacerebbe che venissi a trovarmi!!!!! Sono sicura anche Akiko sarebbe felicissima di conoscerti! :)
Come ti e' venuto il kimono? Sei riuscita a stamparlo?
Un abbraccione!

Ciao Elisabetta, :)
Grazie della visita e del commento!
Ti sto facendo ricredere sulla porcellana in meglio o in peggio? :D

Dida70 ha detto...

Ciao cara,
ogni tanto faccio un salto qui per assaporare un pò d'Oriente, è però la prima volta che ti scrivo per chiederti una cosa, io faccio parte di un nuovo aggregatore di blog: http://blogdicucina.blogspot.com/
e tra le varie rubriche ce n'è anche una dedicata alle curiosità dal mondo, qualche giorno fa è stato pubblicato un articolo sui bento e siccome io la prima volta li ho visti da te, volevo sapere se posso citare il tuo blog per chi avesse la curiosità di saperne di più da ... un'italiana in Giappone! Fammi sapere.
Ah! Complimentissimi per le trecce di pane!
baci
dida

Unknown ha detto...

Ciao Dida,
Grazie per essere venuta a trovarmi e grazie per il commento! :)
Certo che mi puoi citare, anzi...mi farebbe davvero molto piacere! Grazie fin d'ora! :)
E grazie anche dei complimenti!
Un saluto dal Giappone!

Mari

Unknown ha detto...

Dida :),
Dimenticavo! Se hai bisogno di qualche contributo sul Giappone per l'aggregatore di cui fai parte, non esitare a scrivermi! :)

Mari

Anonimo ha detto...

Bellissimi i tuoi acquisti al mercato dell'antiquariato, soprattutto il bicchiere per il sake!

E il pane? Solo a guardarlo in foto giàsi sente suo aroma e si pregusta la sua fragranza...yum!!

Ciao,
B.

Anonimo ha detto...

Proprio degli ottimi acquisti!
Mi piace molto il bicchierino da sake!( mi piace anche il sake, caldo!^^ )
Com'é shin-yokohama?
Io vorrei andare a Yokohama, ma c'è stato chi mi ha detto che se non ci vado non mi perdo nulla.Io però, sarà perché ho visto un drama ambientato lì, ci vorrei andare!^__^
Il pane vorrei provare a farlo anch'io, grazie per aver segnalato la ricetta!
:***

Elisabetta ha detto...

Decisamente in meglio!

E' un materiale che non mi è mai particolarmente piaciuto, neanche nelle sue "interpretazioni" più pregiate.

Ma il gusto tutto giapponese per l'estetica e il sapiente mix di disegni geometrici e fantasie mi sta facendo vacillare...

Anonimo ha detto...

Mamma che meraviglia i tuoi acquisti!
Il bicchierino da saskè è la cosa più bella di tutto!!!
Anche io come te, consideravo il cucinare il pane la mia bestia nera in cucina, eppure anche io sono rimasta piacevolmente stupita da alcune ricette ed ora lo preparo quasi regolarmente!
ho una ricetta per il pane al sesamo che ti farà leccare i baffi, te la mando via email!
Un bacio
Erika