martedì, maggio 06, 2008

Sagami Odako Matsuri

Qui in Giappone e' appena terminata la cosiddetta settimana d'oro, una settimana piena di ricorrenze molto importanti tipo lo Shoowa no Hi in cui si ricorda il compleanno dell'ormai defunto Imperatore Hirohito e del coraggio che questo sovrano dimostro' negli anni del suo regno, in particolar modo durante l'occupazione americana; il Kodomo no Hi, ovvero il Giorno dei Bambini. oppure il Midori no Hi, ossia il Giorno della Natura.

E domenica 4 maggio, proprio in occasione del Midori no Hi, mio marito ed io siamo stati al suggestivo Sagami Odako Matsuri 相模大凧まつり, ovvero il Festival dell'aquilone gigante.
Questo festival e' stato tenuto sulle sponde del fiume Sagami, in un'area di aperta campagna, quindi il luogo ideale per gli aquiloni.

Potra' sembrare poco interessante notare il fatto che fossimo in uno spazio molto aperto, eppure in Giappone gli spazi aperti sono rari, e quando si trovano fanno molto effetto.
Qui ci si abitua agli spazi delimitati da recinzioni, muretti, aiuole, costruzioni piu' o meno alte ma sempre molto vicine fra loro. Il concetto di spazio aperto e' sinonimo di lusso, un lusso che ben pochi possono permettersi, poiche' ogni centimetro di terra giapponese e' prezioso quanto un etto d'oro.
Questo vale soprattutto per le zone piu' affollate del Giappone, in particolar modo Tokyo e le province limitrofi.

Il luogo in cui si e' svolto l'Odako Matsuri e' molto vicino a casa nostra, e lo si puo' raggiungere a piedi nel giro di una quindicina di minuti a passo non troppo svelto.

E' incredibile come la zona che si snoda attorno alle sponde del fiume Sagami dia l'impressione, a chi la visita, di trovarsi a chissa' quanti kilometri di distanza dalla citta', eppure non e' cosi'.

Prima di arrivare in prossimita' del fiume, ci si e' profilato davanti questo rilassante paesaggio fatto di fertili campi, rigogliosi e curatissimi orticelli e casette:

L'aria era calda, ma il sole si divertiva a nascondersi, lasciando il posto spesso e volentieri a dei nuvoloni dall'aria poco scherzosa.

Nell'aria si sentiva, pero', il profumo di festa e gli allegri chiacchiericci delle tante persone che come noi si stavano recando all'Odako Matsuri.

La passeggiata e' stata cosi' rilassante che ho invitato mio marito a rifarla piu' spesso, solo per il gusto di godersi quella pace che solo gli spazi aperti e i campi verdi sanno trasmettere all'animo umano.

Piu' ci avvicinavamo alle sponde del fiume, e piu' il cielo sembrava farsi minaccioso. Penso proprio non fossimo gli unici a sperare che il sole rispuntasse nuovamente, assieme magari a qualche folata propiziatoria di vento che potesse regalare ai trepidanti aquiloni giapponesi l'opportunita' di volteggiare delicatamente nell'aria, sfoggiando i propri brillanti colori.
Qualche soffio di vento e' arrivato, portandosi appresso gli invitanti effluvi provenienti dalle tantissime bancarelle di cose buone da mangiare.
E assieme al profumo irresistibile di squisitezze assortite, e' ritornato un briciolo di sole.

Ecco alcune delle coloratissime bancarelle di snack e cibi tradizionali giapponesi e non, onnipresenti in tutti i festival, dai piu' famosi a quelli meno noti.
La bancarella dell'oden おでん:
La bancarella dei takoyaki たこやき:
Le bancarelle dei churros e delle banane intinte nel cioccolato fuso:
Un'altra bancarella di takoyaki, vista pero' da dietro:
La bancarella delle immancabili おめん omen, ossia mascherine di plastica raffiguranti personaggi dei cartoni (e non), cosi' tanto amate dai bimbi giapponesi!
Tra i personaggi spiccano Doraemon, Hello Kitty, Anpanman, Naruto e tanti altri. Ci sono anche personaggi dello spettacolo, come l'esilarante Shimura Ken.
All'appello, non mancano nemmeno l'Uomo Ragno, Minnie, Paperino e la sua dolce meta', Paperina.
Le bancarelle delle omen ci sono sempre, in tutti i festival. Piu' volte ho pensato di comprare qualcuna di queste coloratissime maschere da vendere nel bazar, ma non so se possano interessare. Voi che ne pensate?
Il banchetto delle seppie alla griglia いかやき, ikayaki vicino a quello dei mini palloncini:
Passeggiare tra fra queste colorate bancarelle e' in se' un'esperienza unica: un intreccio di suoni, odori e colori.
C'e' l'invitante effluvio dei succulenti yakitori, prima grigliati e poi velocemente spennellati con saporitissime salse aromatiche.
Ci sono i giocondi irasshaimase!いらっしゃいませ! da parte dei venditori che sperano di attirare piu' clienti.
C'e' l'allettante e confortante odore delle じゃがバターjagabataa, ossia di grosse patate bollite e poi ricoperte di una generosissima dose di burro di Hokkaido
C'e' l'inconfondibile sfrigolio proveniente dalle piastre su cui viene preparato l'okonomiyaki.
C'e' il forte profumo dei grossi wurstel alla griglia.
C'e' l'odore dolciastro ma irresistibile dei takoyaki.
C'e' l'effluvio delle seppie alla piastra.
C'e' anche la dolcezza della frutta caramellata, dei churros abbondantemente spolverati di cannella o di vaniglia.
Ci sono i bambini che con sorrisi solari corrono felicemente da una bancarella all'altra, e che con grande orgoglio mostrano le proprie leccornie ai genitori.

Dopo essere stati attratti da una delle numerosissime bancarelle di yakitori,
ecco la nostra vaschetta di deliziosi spiedini assortiti, pronti da essere divorati strada facendo:
Il vento va e viene.

Su di un lunghissimo filo, sono stati appesi tantissimi 鯉のぼり koinobori, ovvero dei tipi di aquiloni a forma di carpe.
Ma piu' che a degli aquiloni, i koinobori mi fanno pensare a delle incantevoli banderuole intente a richiamare l'attenzione degli dei affinche' questi concedano cio' che la gente desidera.

I koinobori sventolavano, mostrando i loro colori e le loro forme aggraziate. Le montagne del Tanzawa, i ritmici suoni cupi e cadenzati degli abili suonatori di taiko, il sole che andava e veniva, e le nuvole che a tratti oscuravano il cielo, facevano da cornice a questo splendido spettacolo.

Il Festival dell'Odako Matsuri si festeggia, pensate, dal lontano periodo Edo, quindi dagli inizi del 1600. Una festa antica, piena di significati e leggende.

Al centro dell'attenzione, pero', non ci sono le carpe colorate e svolazzanti, ma il piu' grande aquilone del Giappone.
Eccolo, sorretto da un'intricata struttura di corde e bastoni:

Approssimativamente, quest'aquilone gigante ha una superficie di 13 metri quadri, e pesa all'incirca una tonnellata!
L'aquilone, inoltre, e' collegato a 200m di corda.

Ma ve lo immaginate un aquilone che pesa una tonnellata?

Tra un takoyaki ed un sorso di sake, tutti aspettavamo trepidanti il momento in cui questo gigante di carta avrebbe spiccato il volo con cui librarsi in aria, aiutato da una vera e propria squadra di .... aquilonisti.

Frattanto, abbiamo sentito provenire il suono di applausi e di voci concitate.
Poco piu' in la', infatti, abbiamo visto che era stato allestito un palco circolare su cui si stavano svolgendo degli incontri di わんぱくすもう wanpaku-sumoo, ovvero di sumo per bambini!
Ed ecco gli svolazzanti striscioni che annunciano l'evento:
Ma quel palco non era un semplice palchetto qualunque, ma un vero 土俵 dohyoo, ossia il ring all'interno del quale si svolge un incontro di sumo.
E i lottatori, anziche' essere dei pezzi di marcantonio, erano dei bambini! Molti di questi erano magrolini e sembravano troppo gracili per uno sport di questo tipo; altri, pero', sembravano avere gia' le carte in regola per diventare lottatori professionisti.

Un ぎょうじ gyooji, ovvero un arbitro del sumo sta per far iniziare un incontro di wanpaku fra due piccoli contendenti:

Ed ecco il video di uno di quest'incontri, girato da mio marito:


Ed ecco uno dei baby lottatori di wanpaku-sumoo presenti al torneo. Mi ha fatto tenerezza!
Intanto, l'attesa per il volo dell'aquilone gigante continuava, ma di vento ce n'era troppo poco.
Infatti, purtroppo, dopo numerosi tentativi non e' stato possibile comunque farlo volare perche' non c'era abbastanza vento per poter dare abbastanza spinta ad una struttura di quelle dimensioni. Peccato!

C'erano, pero', aquiloni simili ma molto piu' piccoli. Mio marito e' riuscito a filmare il volo di uno di questi aquiloni minori che pero', purtroppo, non e' rimasto nell'aria a lungo.
Il vento e' stato veramente troppo taccagno con i suoi sbuffi. Pur tuttavia, grazie ad un altro video girato da mio marito, ecco immortalati pochi secondi di un volo di uno degli aquiloni presenti al festival:


Gli aquiloni giapponesi, come avrete notato, sono senza coda. Questo perche', secondo i giapponesi, un aquilone ben fatto non ha bisogno della coda.

L'antica arte giapponese della costruzione di aquiloni si sta ormai perdendo, purtroppo. Un immenso patrimonio di antiche sapienze che si sta dileguando nel buio del tempo che passa e della gente che dimentica.

Oramai, sono molto pochi coloro che ancora si dedicano a quest'antica arte, e quei pochi lo fanno solo per hobby.

Da questo si capisce l'importanza dei festival giapponesi e del ricco bagaglio culturale che essi, ogni anno ed instancabilmente, riportano alla luce e agli occhi della gente.

Ancora un'ultima curiosita' per tutti coloro che sono interessati allo studio del giapponese:
in giapponese, la parola aquilone si dice . In hiragana: たこ. In lettere: tako.
Il kanji e' composto, all'esterno, da un elemento che significa vento, e da un elemento interno che ha il significato di pezzo di stoffa.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bella festa!Penso che venderesti sicuramente gli Omen sul bazar e penso anche che sarebbe bellissimo trovare sul bazar un Koinobori,sono molto cari?
Un abbraccio^__^

aerie ha detto...

Che bel post, peccato per quei nuvoloni bassi (poi ha piovuto?)
Grazie per la spiegazione del kanji, continuo il mio studio del giapponee, anche se in maniera discontinua a causa dei miei impegni di studio.

Anonimo ha detto...

Un fotoreportage coi fiocchi! Che belle tutte quelle bancarelle colorate e che emozione vedere quell'aquilone librarsi anche se per poco nell'aria. Mi ha fatto tornare in mente "Il gran sole di Hiroshima", quando il vecchio fabbricante di aquiloni racconta delle gare e della costruzione di questi miracoli fatti di carta di riso. Mi è piaciuto anche il lungo Ooooooooh di delusione di tuo marito ;p Aveva un che di fanciullesco ;)

Anonimo ha detto...

che bello, quasi, quasi snetivo tutti gli odorini invitanti delle bancarelle :-)
mi hanno semrpe affascinato gli aquiloni giapponesi, mi ricordo che avevo un libro da bambina che parlava delle usanze e delle feste dei paesi del mondo e si parlava anche della festa degli aquiloni... devo andare a ricercare quel libro.
un bacione
Sara

P.S. come ti ho scirtot via mail, oggi è arrivato il tuo pacchetto :-D grazie mille è tutto bellissimo!!!!

Anonimo ha detto...

Mi si sono illuminati gli occhi quando, aprendo la pagina, ho visto come immagine iniziale quegli stupendi acquiloni*__*
Sembra che le carpe nuotino in un lago fatto di nuvole! Peccato non ci fosse molto sole per� sarebbe stato ancora pi� suggestivo!
Davvero ci sono pochissimi spazo aperti? Peccato, io non so se riuscirei a vivere senza disteeese di erba e campiXD (beh si, in realt� ci riuscirei, ma sono praticamente sempre vissuta cos�)
Uh, quante cose da mangiare! Mi vien fame solo a guardare le bancarelle!
Bellissimo i bambini che fanno sumoXD
E bellissimo anche il breve volo dell'acquilone gigante! (seguito dal giustificato 'oooh' di delusione di tuo maritoXD)

stellacometa ha detto...

Che bello questo articolo! Le foto delle bancarelle, i video dei bimbi e del breve volo dell'aquilone...sembrava di essere li, grazie!

aerie ha detto...

Ti no nominato per un meme, sempre se ti va di farlo.
Ciao!

Unknown ha detto...

Ciao Chiara,
Grazie della visita!
A dirti la verita', non sono informata sui prezzi dei koinobori, ma guardero' sicuramente nei negozi!
Allora, la prossima volta che me ne capitera' l'occasione comprero' un paio di omen da mettere nella vetrina del bazar! :)

Ciao Aerie,
Grazie della visita!
Nonostante quei nuvoloni grigi, alla fine non ha piovuto! E da una parte meglio cosi' perche' proprio quella mattina avevo messo ad asciugare sul balcone una montagna di biancheria....e mentre eravamo al festival temevo venisse giu' un acquazzone di quelli!
PS. Aerie, grazie del meme!! Rispondero' alle domande nei prossimi giorni!
Ah..e dimenticavo! Ganbatte kudasai col tuo studio dei kanji! ;)

Ciao cara Bia :)
Grazie della visita!! Grazie dei complimenti!
L'ohhh di mio marito e' proprio tenero!

Ciao Sara! :)
Grazie di essere passata a trovarmi!
Chissa' che meraviglia quel libro di cui parli! Spero tanto che tu riesca a ritrovarlo!
Io ho tanti bei ricordi d'infanzia legati alle piacevoli letture fatte con i Quindici! Ricordo che in uno di quei volumi c'erano storie che narravano di usanze e costumi di altri Paesi, ed era cosi' affascinante non solo leggere quei racconti cosi' curiosi, ma anche osservare le belle foto e disegni che corredavano quei libri cosi' speciali, e che hanno accompagnato chissa' quante generazioni di bimbi italiani!

Ciao Cri,
Grazie della visita! :)
Si', qui in Giappone sono pochi gli spazi aperti, soprattutto nelle zone piu' popolate tipo appunto la regione del Kantoo, cioe' quella che comprende Tokyo ed altre prefetture tra cui quella dove abitiamo noi.
Andando pero' verso nord, in direzione di Hokkaido, il numero di abitanti diminuisce drasticamente e di conseguenza ci sono molti piu' spazi aperti.

Sono contenta che ti sia piaciuto l'articoletto sull'Odako Matsuri!
Torna a trovarmi se hai tempo! :)

Ciao Stellacometa,
Grazie di essere passata a trovarmi!
Sono cosi' contenta che il mio articoletto ti abbia fatta sentire un po' in Giappone! :)

Ciao amiche! Tornate presto a trovarmi!

Anonimo ha detto...

Ciaoo mi son persa davvero tanto hai pubblicato questi giorni. Bellissimo festival colorato e anche appetitoso. Ho potuto leggere qualche hiragana e son stata molto contenta che riesco finalmente a destreggiarmi. Ora stò imparando il katakana su cui volevo chiederti se lo usan miskito al hiragana o a parte nel senso che in una parola nn s può avere entrambi? giusto? dimmi di si sennò son proprio alla frutta!! xkè molti segni s assomigliano. Oggi ho comprato le mie prime Hashi, mamma che emozione impugnarle belle decorate in legno e con foglie x poggiarle. Se vorrai leggere il mio intervento a proposito spero t farà sorridere. Grazie x mettere sempre le frasi in hiragna così nn smetto mai d esercitarmi. Quando arriverò ai kanji allora si saran dolori. Un bacioneee

samurai73 ha detto...

Ciao, ho trovato il link al vostro bellissimo blog da quello di Bunnychan, credo verrò a trovarvi spesso, amo anche io il Giappone e la sua cultura, se vi va fate un giretto anche sul mio piccolo BLOG:

http://samurai73.blogspot.com/

Un abbraccio a presto

Ps- posso aggiungervi tra i miei link amici?

Anonimo ha detto...

Wowo che meraviglia questo articolo! La festa degli aquiloni è meravigliosa!
Qui a Cagliari, tira quasi sempre il vento, e quando c'è il forte maestrale la spiaggia del poetto si popola di tantissimi aquiloni, alcuni dei quali veramente bellissimi e di forme molto originali :)
Grazie tante per le fotografie chehai pubblicato, me le sono spulciate per bene per non eprdermi nemmeno un dettaglio, che meraviglia quelle bancarelle! Avrei assaggiato praticamente tutto :)
Un abbraccio e grazie per la mail, appena posso risponderò raccontandoti anche dei festeggiamenti del primo maggio, promesso!

Erika

Anonimo ha detto...

Che belle immagini..! Userò la foto dei pesci come sfondo per il desktop, ho deciso! :-) Banane col cioccolato fuso.. mmmm..... le voglio assolutamente provare, ma restano tutte ricoperte dal cioccolato oppure vanno intinte? o sono a pezzetti? Complimenti ancora per il blog e questi bellissimi post antistress... *Lucia*

Anonimo ha detto...

Ciao gli aquiloni che hai presentato sono degli edo,uno dei tanti tipici aquiloni giapponesi,sono un giovane aquilonista di rimini,splendido blog e splendido articolo,complimenti!Ma amo i draghi cinesi come aquiloni!Ne ho uno piccolo da 6 metri!ciao