venerdì, novembre 30, 2007

Un piccolo aggiornamento sul negozio

Oramai qui e' arrivato il freddo gelido, e anche il bellissimo kanji qui a sinistra ce lo conferma.

La neve qua non e' ancora arrivata, ma la vetta del sacro Fuji-san e' gia' stata abbellita da un bianchissimo velo di delicatissima neve.

Qualche giorno fa avevo detto che avrei preparato una paginetta contenente tutte le info utili sul negozio. Ebbene, oggi ho mantenuto la mia promessa: a destra, proprio sotto il banner del mio negozietto troverete un altro banner che vi portera' alla pagina delle informazioni.
La pagina, come vedrete, e' su un sito di cucina che avevo cominciato molto tempo fa ma che non ho mai terminato. Per non creare un sito apposta, ho pensato fosse una buona idea utilizzare quella mia vecchia pagina culinaria.

Se ci sono domande, come sempre, io sono qua!

lunedì, novembre 26, 2007

Ohisashiburi! お久しぶり!

Ohisashiburi! お久しぶり!
Da quanto tempo!

E' solo da qualche giorno che non riesco ad aggiornare il blog, ma non mi piace lasciar passare troppo tempo tra un articoletto ed un altro. Non mi piace perche' non voglio deludere chi legge, e so che oramai siete davvero in tanti a seguire regolarmente Biancorosso, e poi perche' questo bel Giappone non riesce a lasciarmi impassibile; devo, devo, devo scrivere e raccontare.

Finalmente riesco a regalarvi un altro pezzetto di Giappone attraverso le mie parole.

E comincio il mio nuovo articoletto usando come spunto la fotografia che vedete a sinistra. Non c'e' nemmeno bisogno che vi dica di che si tratta, ma preciso ugualmente, soprattutto per coloro che sono nuovi alla cucina giapponese: sono due onigiri, ovvero polpette, in questo caso triangolari, di riso cotto al vapore.
Sono onigiri che abbiamo gustato domenica a pranzo da Kakashi-ya, un piccolissimo locale qua vicino, specializzato solo in onigiri.

Ma da Kakashi-ya, gli onigiri vengono chiamati musubi, e questa e' infatti la parola che vedete sul bellissimo menu' di legno su cui sono stati dipinti con un pennello imbevuto d'inchiostro nero, i kanji e i kana.
L'onigiri a sinistra e' un 天むすび tenmusubi, ovvero un onigiri contenente gamberetti fritti nel tempura.
Quello a destra, invece, e' uno dei miei preferiti in assoluto: ツナマヨ tsuna-mayo, ovvero tonno e maionese.

In questo periodo, sia mio marito che io siamo molto molto elettrizzati! I miei genitori e le mie sorelle verranno qui in Giappone il mese prossimo!!!!
Sono cosi' felice che mi viene difficile descrivere a parole cosa stia provando!
Sono incredibilmente emozionata e non vedo l'ora di riabbracciare i miei genitori e le mie adorate sorelle!
Questo sara' un Natale davvero speciale, e non credo di poter chiedere di meglio, veramente.
Saro' assieme al mio splendido marito, in questo magnifico Giappone al quale mi sto affezionando ogni giorno di piu', in compagnia della mia famiglia.

Abbiamo passato al setaccio centinaia di offerte su voli per Tokyo dall'Italia, e alla fine abbiamo trovato i prezzi migliori e piu' concorrenziali in assoluto con Lufthansa, che e' poi la compagnia aerea che usiamo sempre noi in famiglia.
Cerca di qua e cerca di la', alla fine le tariffe migliori le abbiamo trovate proprio sul sito ufficiale della compagnia.
Con Lufthansa si viaggia bene, si spende il giusto (e a volte meno), e si ha la sicurezza di venir assistiti da uno staff competente e garbato.

Nel nostro caso, non e' stato assolutamente necessario acquistare i biglietti troppo in anticipo, anzi, forse vi stupisco nel dirvi che li abbiamo acquistati poco piu' di due settimane fa, cioe' gia' a novembre inoltrato!

Se vi interessa sapere quanto abbiamo speso per i voli, fatemelo sapere.

Intanto, va avanti il conto alla rovescia.....

I miei genitori ed una delle mie sorelle si fermeranno fino al 7 gennaio, mentre l'altra mia sorella rimarra' qui fino oltre la meta' di febbraio!

わああああああ!!!

Col freddo che fa qui oramai, viene davvero solo voglia di sbafarsi scodellone di ramen fumanti!

In questo periodo, proprio per combattere contro l'aria gelida giapponese, abbiamo assaggiato diversi tipi di ramen, la maggior parte in locali nuovi ed altri in locali dove eravamo gia' stati.

Circa dieci giorni fa, siamo stati nella tranquilla Hashimoto, in una piccolissima ramen-ya vicino alla stazione. Un localino tranquillo e gestito da un signore e da sua figlia.
Quella sera avevamo talmente tanta fame che a stento sono riuscita a fotografare le squisitezze che ci sono state portate al tavolo. Mentre fotografavo i miei ramen e gyooza, mio marito gia' si stava sbafando la sua bella zuppa!

Ecco i miei shio-ramen:

In questo localino, di cui non riesco a ricordarmi il nome, facevano una strepitosissima offerta: birra grande alla spina + sei gyoza = 500 yen.
Io bevo poca birra, ma infatti l'offerta mi attirava perlopiu' per via dei gyoza.
E' comunque un prezzo ottimo visto e considerato che qui in Giappone la birra e' sempre molto cara nei ristoranti.
Seigetsu, per esempio, fa pagare una birra grande alla spina ben 700 yen!

Ovviamente, abbiamo dovuto esagerare e ci siamo ordinati due di questi セット setto. Per l'occasione, ho bevuto volentieri anch'io un po' di birra, piu' precisamente きりんラガー Kirin Lager.

Ecco i gustosissimi gyooza di Hashimoto:
Qualche giorno dopo, invece, ci siamo ritrovati per l'ennesima volta da 横浜や Yokohama-ya e di cui ho gia' parlato precedentemente.
Da Yokohama-ya si e' sicuri di mangiare sempre bene, abbondantemente e a prezzi veramente ragionevoli.
Ecco i piccantissimi シンシンメン shin-shinmen, ovvero i preferiti di mio marito:
E i チャシュメン chashumen che ordino sempre in questo locale:

Alcuni giorni fa, invece, siamo passati in una zona industriale e un po' isolata che e' poco distante da dove abitiamo noi, dove abbiamo trovato un ristorante dall'aria poco interessante. L'unica cosa che ci ha attratti e' stata questa scritta che si vedeva dalla strada:

らーめん

Ovvero, ramen.

In realta', questo ristorantino offriva ben di piu' che semplici ramen. Fanno, infatti, 焼肉 yaki-niku ovvero la grigliata di carne alla coreana, soba preparata in vari modi, tonkatsu, piatti occidentaleggianti, e molto altro ancora.
Quel menu' era talmente vasto che mi ci e' voluto un po' per leggermelo tutto e decidere cosa prendere.
Ma ero arrivata li' con l'intenzione di gustarmi dei ramen, e cosi' e' stato.
Ecco i miei みそらーめん miso-ramen accompagnati da una ciotolina di サービスライス saabisu raisu, riso bianco al vapore:

Tra l'altro, era la prima volta che mangiavo ramen accompagnati dal riso. Generalmente i ramen non sono mai accompagnati da niente, poiche' sono gia' molto sostanziosi cosi' come sono.
In questo ristorante, pero', danno la possibilita' di scegliere quest'opzione un po' insolita.
Il fatto che questa non sia un'abitudine molto diffusa probabilmente spiega la posizione del riso a destra anziche' a sinistra, come da tradizione.

Mio marito, invece, ha scelto un とんかつ定食 tonkatsu teishoku:
Questo teishoku comprendeva, oltre la braciola di maiale impanata e il cavolo tagliato a listarelle fini e condito con una salsina di sesamo, anche del riso al vapore, tsukemono, zuppa di miso con striscioline di aburaage (tofu fritto) e una scodellina di un delizioso e rinfrescante 冷奴豆腐 hiyayakko-doofu, ossia tofu freddo guarnito con cipollotti verdi e zenzero tritato.

Ieri, invece, siamo tornati nella mia adorata 合羽橋 Kappabashi, a Tokyo. Anche di questo quartiere ho gia' parlato abbondantemente in precedenza.
Siamo ritornati in compagnia della mia amica Monique, di suo marito e di un loro amico.

Ovviamente, non potevamo venire via da li' senza comprare qualcosa. Penso sia impossibile venir via da Kappabashi senza almeno aver speso qualcosina in uno dei tanti, tantissimi negozi di vasellame ed oggettistica.
Noi ci siamo portati a casa un enorme wok di ferro preso in uno dei negozi che vendono forniture professionali per ristoranti ed alberghi, un barattolo per il te' rivestito in carta washi, e due tazze tradizionali per il te'.

Per ora ho solo fotografato le tazze, ma vi faro' poi vedere anche il wok ed il barattolo.
Ecco le tazze! Quella scura e' di mio marito, mentre quella bianca e' mia:

Ed ecco di nuovo la mia tazza bianca, gia' collaudata oggi per il mio te' verde del pomeriggio:
Semplice. Pulita. Elegante.

Tra i tanti negozi e negozietti visitati ieri a Kappabashi, ecco la vetrina di una delle numerosissime botteghe specializzate in coltelli da cucina. Come gia' saprete, i coltelli giapponesi godono di un'ottima reputazione, e basta venire a Kappabashi per rendersi conto che l'ammirazione per la precisione culinaria della lama nipponica non e' solo un capriccio passeggero di qualche epicureo buongustaio.

Per me e mio marito, e' oramai diventata quasi una tradizione concludere la nostra giornata a Kappabashi con una cena da Ishimori-ya, un minuscolo localino a conduzione famigliare nelle immediate vicinanze della stazione di Tawaramachi.
Da Ishimori-ya si gustano gli tsukemen, ovvero spaghettini un po' piu' spessi dei soliti ramen, serviti freddi e in una scodella a parte. Questi spaghettini vengono poi intinti in un'altra scodella piena di brodo caldo.
Mio marito ha preso gli tsukemen, ma io ho voluto assaggiare i チャシュメンchashumen di Ishimori-ya:
E non ci siamo fatti neanche mancare i deliziosi gyooza di Ishimori-ya:
Termina qui l'articoletto di oggi, e la carrellata appetitosa di ramen ed altre delizie gastronomiche giapponesi.

いただきます!!!

mercoledì, novembre 21, 2007

Novita' dal Bazar

Era da qualche giorno che volevo scrivere un nuovo articoletto da mettere qui sul blog, ma purtroppo non ne ho avuto il tempo.
Nei prossimi giorni pero' vi parlero' un po' dei ラーメン ramen, visto che col freddo che sta gia' facendo qui in Giappone e' quasi impossibile non venir attratti da una bella scodella fumante di questa celebre e gustosa specialita'.

Oggi pero' vi voglio proporre alcuni nuovi articoli per il negozio, piu' un paio di notizie sempre riguardanti il mio negozietto.

Bene, cominciamo!

COPPETTINE PORTA-CONDIMENTI DI HELLO KITTY
*Quasi sempre disponibili
Queste graziose coppette di Kitty-chan sono gia' apparse nella vetrina del mio negozietto, ma solo nella versione blu. Oggi pero' vi propongo anche la versione bianca perlata e rosa trasparente.
Sono coppette molto carine, di plastica resistente e lavabile, ideali per condimenti vari tipo maionese, ketchup, burro, marmellata, ecc.
Sono utili anche per contenere piccoli oggetti tipo pastiglie, perline, piccoli orecchini ecc.
Prezzo: 3 euro la confezione
Questi sono articoli *originali* della Sanrio!
FORCHETTINE COLORATE DI HELLO KITTY
Vendute!

CARTA DA LETTERE THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
* Venduta a Valeria L.

TE' VERDE PER ACCOMPAGNARE IL SUSHI
*Disponibile, ma non sempre. Chiedere per maggiori info.
Ecco una confezione di te' verde in foglie ideale per accompagnare il sushi. La busta e' da 80g.
Il te' verde da sushi e' generalmente molto delicato e dal sapore pulito. Il sapore di questo te' deve essere abbastanza delicato da non infastidire il palato, aiutandovi a gustare al meglio il vostro sushi.
E questo te' sara' quindi la bevanda ideale da servire assieme ad ogni tipo di sushi e sashimi che deciderete di offrire ai vostri ospiti.
Istruzioni per l'infusione: un cucchiaino colmo di te' in 240ml d'acqua calda.
Tempo d'infusione: brevissimo, circa 15 secondi.
Prezzo: 2,50
お米
RISO GIAPPONESE!!
Questa e' una vera novita' all'interno del Bazar di Biancorosso!!
Per la prima volta nella mia vetrina, ecco il riso giapponese!!

Come gia' saprete, il Giappone e' un grande produttore di riso, ma e' al tempo stesso un Paese che esporta raramente questo prodotto all'estero.
Infatti, al momento solo la Cina importa riso giapponese sul proprio mercato. Questo significa che, con molta probabilita', se non abitate in Giappone o in Cina, allora difficilmente riuscirete a procurarvi del buon riso nipponico.
Molto probabilmente siete costretti ad usare riso cinese, riso tailandese (v. Jasmine rice), riso indiano oppure discreti sostituti tipo il Vialone o l'Arborio.

Tra tutti i vari tipi di riso, il Vialone e' senz'altro quello che secondo me riesce ad essere il miglior sostituto del riso giapponese, anche se pero' non e' comunque la stessa cosa.
Il riso giapponese ha una consistenza particolare: se preparato nel modo giusto, diventa appiccicoso ma non troppo. Quel tanto che basta a formare bocconi che si possono facilmente prendere con le bacchette.

Fino adesso non ho pensato fosse una buona idea proporre il riso nel mio negozio per vari motivi, tra cui il peso e il conseguente costo di spedizione.
Qui il riso si trova perlopiu' in buste da almeno un kilo! Potete immaginare, quindi, il mio sbalordimento quando l'altro giorno mio marito ha trovato queste buste da 250g in un negozio!
Abbiamo subito pensato fosse un formato ideale da mettere nel bazar perche' questo vi consentira' di non spendere un capitale di spedizione, e al tempo stesso vi permettera' di assaggiare del vero riso giapponese senza per forza venire fino qui in Giappone o andare fino in Cina.

Con questo riso potrete, quindi, preparare autenticissimi onigiri e qualunque altra ricetta giapponese a base di riso vogliate.
E' inutile dire che questo riso va bene anche per preparare il sushi, anche se chiaramente andra' poi preparato e condito nel modo giusto.
Ma questo e' un riso che potrete anche gustare come fanno i giapponesi, e cioe' cuocendolo a vapore e mangiandolo cosi', semplice e senza nessun condimento, nemmeno il sale! Sara' l'accompagnamento IDEALE per verdure, pesce, carne, ecc.

Busta da 250g.
Prezzo: 4,50 euro
Origine del riso: Giappone

Per il momento e' tutto! Nei prossimi giorni cerchero' di aggiungere nuovi articoli, quindi mi raccomando non dimenticatevi di ritornare a dare uno sguardo al mio blogghino!

Inoltre, nei prossimi giorni vorrei creare una pagina da linkare sul blog, e che contenga tutte le informazioni utili relative agli acquisti sul mio Bazar. Includero' informazioni sui costi di spedizione, sulle modalita' di pagamento, ecc.
Sono tutte informazioni che avevo gia' messo sul blog, ma che purtroppo sono state automaticamente archiviate nei mesi passati da Blogger, e quindi e' bene che siano accessibili a chiunque in un qualunque momento.

In questa pagina che creero', precisero' tutte le condizioni di vendita, inclusi gli articoli che assolutamente non trattero' e quelli che invece possono essere ordinati piu' volte.

Mio malgrado, dovro' reiterare la mia non disponibilita' nell'accettare ordini su misura per richieste troppo specifiche e per articoli che non compaiono in vetrina.

Dovro' anche rivedere tutta la faccenda legata agli ordini di snack, dolciumi e caramelle.
Ho introdotto sul bazar snack, dolciumi e caramelle pochissimo tempo fa, e quest'iniziativa ha riscosso molto piu' successo di quanto non immaginassi!
Sono stata letteralmente sommersa di richieste per Pocky, KitKat dai gusti particolari, snack tradizionali, ecc.
Se da una parte tutto questo mi fa felice, dall'altra pero' mi ha creato non pochi grattacapi poiche' acquisto questi alimentari man mano che mi vengono richiesti. Questo significa che io non ho una scorta gigantesca di Pocky o KitKat in negozio, ma ogni volta che viene fatta una richiesta io vado in giro per supermercati e botteghe di alimentari alla ricerca di questo o quel dolcino / snack.

La cosa di per se' non mi crea fastidi. I problemi cominciano quando chi compra cambia idea, e decide di non voler piu' determinati dolci / snack e di volerne altri.
Io rimango quindi con decine di KitKat alla mela e dei quali non so che fare e per i quali ho speso dei soldi.

Questo non significa che smettero' di vendere dolcini / snack /spezie / furikake ecc. ; significa solo che dovro' stabilire delle condizioni che mi faciliteranno un briciolino la vita.

Comunque sia, il mio bazar continuera' a proporvi articoli giapponesi (alimentari e non) a prezzi onesti, e su questo non ci sono dubbi!

Se ci sono domande o volete fare un'ordinazione, perfavore contattatemi all'indirizzo di Gmail che trovate sopra la geisha-san del meteo, a destra.
Vi rispondero' non appena mi sara' possibile.

Grazie!!

giovedì, novembre 15, 2007

Kanzashi di Kyoto

Erano settimane che lo tenevo d'occhio.

Questo magnifico kanzashi era li', delicatamente esposto nella vetrina dell'elegante boutique di kimono, Nadeshiko.
Ogni volta che mi capitava di ritrovarmi nei pressi del negozio, tornavo ad ammirare e rimirare questo splendido oggetto. Sapevo che prima o poi l'avrei acquistato. Ne ero certa.

E cosi' e' stato.

I kanzashi かんざし sono forcine giapponesi utilizzate per adornare le acconciature tradizionali femminili.
Di kanzashi ne esistono tanti tipi a seconda del materiale di cui sono fatti, della forma, degli eventuali pendagli che possono avere attaccati, ecc.

Nonostante siano oggetti provenienti da un passato lontano, sbiadito e un po' idealizzato, i kanzashi rimangono tra gli ornamenti preferiti dalle geisha e dalle maiko perche' aiutano a valorizzare maggiormente il loro fascino e la bellezza delle loro complicate pettinature.

Al giorno d'oggi, i kanzashi un po' vecchiotti sono considerati dei veri tesori da collezione, e non e' raro ogni tanto scorgerne qualcuno in una qualche buia e polverosa botteguccia d'antiquariato.
Mi e' capitato recentemente, a Shimokitazawa, di trovare alcuni vecchissimi kanzashi, uno di giada e l'altro di corno, messi in una scodella di ceramica bianca e lasciati li' in un angolo scuro e appena appena visibile.

Un po' per timidezza, e un po' perche' mi dispiaceva disturbare i due anziani proprietari impegnati in un'avvincente partita di go, ho preferito andare via senza chiedere il prezzo di quelle due magnifiche forcine.

Mi pento ancora adesso di non averle prese. Ma ci saranno altre occasioni simili, ne sono certa.

Il kanzashi che ho comprato io da Nadeshiko proviene da un laboratorio di artigiani specializzati nell'urushi うるし (laccatura tradizional giapponese), nel quartier generale delle geisha, ossia Kyoto.

La decorazione sferica della forcina, ovvero l'elemento protagonista di questo stupendo oggetto, e' laccata di rosso ed e' abbellita da un curatissimo decoro di fiori di ciliegio dorati.
E la bacchetta lunga, sulla quale e' infilata la sfera color vermiglio, e' nera e lucida.
Ma non sono solo le geisha e le maiko di Kyoto a poter sfoggiare abbellimenti cosi' infusi d'incanto e poesia come lo sono tutti i kanzashi. Anche chi vuole semplicemente aggiungere un tocco di genuina eleganza al proprio aspetto potra' approfittare della bellezza regalata da oggetti di cosi' raro splendore.

Che cosa ne pensate di questo mio nuovo acquisto?

mercoledì, novembre 14, 2007

Dalla mia vetrinetta

Anche oggi vi propongo un paio di articoli carini e, come sempre, scelti con cura.

Se ci sono domande, perfavore mandatemi una mail e vi rispondero' il prima possibile.
Se non doveste ricevere una mia risposta, perfavore non pensate che io vi stia ignorando. Credetemi, cerco sempre di essere veloce nel rispondervi, ma delle volte proprio non ci riesco.

Passiamo agli articoli di oggi! Viaaa!!

KANZASHI PICKS
Venduti a Sara B.

FORMINA DI LEGNO PER ONIGIRI - foglia di bambu'
*Prenotata (ordine collettivo di Maria)
Prezzo: 3 euro
PORTA-BADGE DI SHINKANSEN
Ed ecco un graziosissimo porta-badge di Shinkansen, il mitico personaggio Sanrio tanto amato dai bimbi giapponesi e non solo!
Questo e' un articolo *originale* della Sanrio!
Prezzo: 4 euro

SCODELLA GIAPPONESE PER IL RISO, CON MANEKI-NEKO
*Prenotata da Anna I.
Made in Japan

Anche per oggi e' tutto! Se ci sono domande, non dovete far altro che scrivermi all'indirizzo del negozio che trovate sopra la geisha-san del meteo, a destra.

ありがとうございます!!

lunedì, novembre 12, 2007

Tenpura teishoku con Akiko-san

Ed ecco un'altra lezione di cucina, a cura di Akiko-san e della sottoscritta!

Il piatto di oggi e' il 天ぷら tenpura! Anzi, ad essere piu' specifici 天ぷら定食 tenpura teishoku, ovvero un pasto completo composto da tempura, riso al vapore e zuppa di miso!

Un buon tempura preparato a regola d'arte, ossia pesce e verdure miste avvolte in una delicata coltre di frittura leggerissima e irresistibilmente croccante, e' una di quelle rare delizie che difficilmente si scordano.

Il tempura e' un piatto che ha saputo elevare la frittura ad un livello superiore, quasi etereo.
Le verdure e i pesci non risultano pesanti e unti, ma sembrano come avvolti in un sottile manto di croccante bonta'.

La semplicita' del tempura colpisce il commensale attento, poiche' sul suo piatto notera' l'eleganza di questi ingredienti fritti e poi disposti con cura. Notera' il connubio di pesce o verdure e della loro delicata frittura. Oltre questo, non ci sara' altro su quel piatto a creare distrazioni, salvo una fragrante fogliolina di shiso su cui verra' adagiato un briciolo di daikon grattugiato.

Ma lo shiso non distrae, e su quel piatto regna sovrano il tempura.

Pero' questa semplicita' facilmente trae in inganno i buongustai, facendo loro credere che quella stessa semplicita' possa tradursi in una preparazione altrettanto agevole di questo celebre piatto.
Come ha giustamente osservato Akiko, il tempura ed il sushi sono due famosi piatti del repertorio gastronomico nipponico, eppure vengono raramente preparati in casa.
I giapponesi preferiscono di gran lunga andare a gustare del buon sushi o del buon tempura in ristoranti specializzati , garantendosi cosi' un pranzo (o cena) sicuramente coi fiocchi!
Le massaie giapponesi rabbrividiscono al pensiero di doversi cimentare col tempura o col sushi; questi sono due piatti molto diversi fra loro, ma entrambi elaborati e poco pratici poiche' non consentono di essere preparati in anticipo, ma vanno serviti appena fatti.

Potete immaginare Akiko quando le ho chiesto di insegnarmi a preparare il tempura. Lei ha sorriso, dicendo che la cosa era fattibile ma che avrebbe presentato indubbiamente qualche difficolta'.
Lei stessa non preparava il tempura a casa sua da anni, e per l'occasione alcuni giorni fa si e' cimentata in una sorta di tempura preparatorio in vista della lezione di ieri!

Akiko pero' mi diceva che sua mamma invece preparava il tempura in casa, e a tal scopo possedeva infatti delle grosse pentole apposite che utilizzava abbastanza frequentemente.
Ma i tempi sono cambiati, e oramai anche le casalinghe giapponesi piu' devote alla casa fanno giustamente il possibile per rendersi la vita piu' semplice, accorciando il tempo da passare ai fornelli o dietro ai bento.

Il tempura, oltre ad essere un piatto dalla preparazione difficile e capricciosa, garantisce inoltre un imbrattamento della cucina quasi inevitabile. Schizzi d'olio e gocciolamenti di pastella diventeranno i vostri fedeli ed ostinati compagni di lavoro, volenti o nolenti che siate.

Tutto questo, pero', non vi deve scoraggiare. Se abitate in posti dove i ristoranti giapponesi scarseggiano o sono costosi quanto una spesa pazza in gioielleria, allora vi sara' utile sapere come preparare un autentico tempura e non una volgare e pesante imitazione.

Ma passiamo alla ricetta!

Per primissima cosa, preparate un po' di riso al vapore.
Scegliete la quantita' che preferite di riso, lavatelo e risciacquatelo con molta cura, dopodiche' mettetelo nella vostra cuociriso (o risottiera, chedirsivoglia) e procedete al resto.
Se non avete una cuociriso, allora potete ricorrere al metodo tradizionale usando una normalissima pentola, ma dovrete regolarvi in base ai tempi di cottura del vostro riso affinche' questo non debba rimanersene nel tegame per troppo tempo, rischiando non solo di raffreddarsi, ma di diventare eccessivamente appiccicoso.
Se disponete di una cuociriso, potrete cuocere il riso anche in anticipo perche' tanto questa lo terra' al caldo.

Il tempura si puo' fare a base di verdure (vedremo quali), a base di gamberi e qualche pesce azzurro, oppure un misto di entrambi. A voi la scelta. Se pero' preferite farla di pesce, ricordatevi di includere anche qualche verdura.

Le verdure consigliate per il tempura sono:

melanzane
funghi shiitake
zucca giapponese o un altro tipo
fagiolini verdi
carote
broccoletti
patate dolci
okra (okura)
shishitoo (mini peperoni verdi giapponesi)
foglie di shiso (basilico giapponese)
renkon o radice di loto

Ecco un'immagine della radice di loto:

Il renkon non ha molto sapore, a dire la verita'. Ha una consistenza soda e che ricorda quella di una patata poco cotta. Usato pero' in svariate ricette, come nel tempura ad esempio, e' un ingrediente piacevole e che dona soprattutto un tocco in piu' grazie soprattutto al suo aspetto esteriore, decisamente molto gradevole.

Le patate normali, invece, non si usano per il tempura.

Come pesci, invece, si utilizzano soprattutto gamberi e poi qualche pesciolino azzurro tipo platessa, sogliola, ecc.

Come dosi per la verdura e il pesce, bisognera' che andiate un po' ad occhio in base ovviamente al numero di commensali.
In genere, se i gamberi sono di media grandezza, si fa in modo da averne due a testa. Per le verdure, direi anche due pezzi per tipo a testa.
Se i gamberi fossero invece gamberoni, allora uno a testa e' piu' che sufficiente.
Ricordatevi di non esagerare con le dosi poiche' il tempura e' un piatto comunque molto sostanzioso, e inoltre viene accompagnato da abbondante riso al vapore e zuppa di miso, quindi non sara' necessario ricorrere a dosi eccessive.

BASE PER LA PASTELLA

La pastella vera e propria non dovra' essere preparata se non pochi minuti prima della frittura, ma e' necessaria una base che va fatta in anticipo e raffreddata in frigorifero.
La base e' molto semplice e veloce da preparare. Servono:

1 uovo
1 tazza d'acqua

Sbattere l'uovo in una scodellina e poi versarlo nella tazza d'acqua. Mischiare bene i due ingredienti, coprire il contenitore e riporlo in frigorifero. E' importante che la base sia fredda al momento dell'uso, per cui e' meglio prepararla con largo anticipo.

天つゆ
TENTSUYU

Innanzitutto, bisogna preparare il 天つゆtentsuyu, ovvero la salsina per tempura.
Per fare cio', ci serve:

1 pezzo di alga konbu
1 tazza d'acqua
1/4 di tazza di mirin
1/4 di tazza di salsa di soia
katsuo-bushi (scaglie di pesce bonito essiccato)

Per curiosita' vostra, ho fotografato un po' di katsuo-bushi:

Versare il mirin in un bicchiere e metterlo a scaldare nel microonde fino a che non sara' diventato bello caldo.
Il mirin va riscaldato per poter far evaporare quanto piu' alcol possibile.
Nel frattempo, versare l'acqua in un pentolino e metterci dentro l'alga konbu. Far scaldare il tutto sul fornello, ma senza portare ad ebollizione.
Versate inoltre del katsuo-bushi a piacere. Akiko, per comodita', ne ha messo un po' in un sacchettino da usare per il te' in foglie, e ha messo questo sacchettino a mollo col resto degli ingredienti.
Fate cuocere, senza bollire, per un paio di minuti dopodiche' nel pentolino versate il mirin caldo e la salsa di soia.
Dovreste ottenere un composto tipo questo:
A questo punto, coprite il pentolino con un coperchio o con un pezzo di carta stagnola, e accantonate il tutto. Quando sara' ora di utilizzarla, bastera' semplicemente filtrare il tentsuyu attraverso un colino, e conservare la salsina che verra' poi versata in scodelline da portare in tavola.

L'alga konbu si usa principalmente per insaporire i brodi. Se non l'avete, potete sostituirla usando del normale dashi in polvere che stempererete nell'acqua calda prima di aggiungere gli ingredienti restanti.

みそ汁
MISOSHIRU

Una volta preparato il tentsuyu, si puo' passare alla zuppa di miso.

Ecco gli ingredienti e le dosi indicative (potete poi modificarle un po' a vostro piacimento):

circa un litro d'acqua
2-3 cucchiai di pasta di miso
2 cucchiaini di dashi (oppure una bustina intera)
circa 2 cipollotti verdi tagliuzzati fini fini
un po' di alga wakame q.b. tagliata fine

Se usate l'alga wakame secca, mettetene un 2-3 cucchiaini in un po' d'acqua a rinvenire. Lasciate che si espanda bene, dopodiche' scolatela. Se l'alga e' gia' stata tagliata, allora mettetela semplicemente da parte, altrimenti tagliatela a fettine abbastanza sottili e disponetela su di un piatto.
Noi abbiamo usato dell'alga wakame sottosale. Prima l'abbiamo sciacquata bene, e poi l'abbiamo tagliata.
Dopo aver tagliato l'alga wakame e l'erba cipollina, mettete entrambe le verdure in un piatto e lasciatele li'.
Poco prima di servire la zuppa, non dovrete far altro che distribuire le due verdurine nelle scodelle, e versarvi sopra il brodo caldo. Il motivo per cui si preferisce far cosi' e' per evitare che l'alga wakame venga fatta cuocere. L'alga wakame cambia colore se cotta, e assume un sapore poco gradevole. Lo stesso vale per la pasta di miso.

Mettere a scaldare il litro d'acqua e mischiarlo al dashi. Portare quasi ad ebollizione, dopodiche' spegnere il fornello, coprire e mettere da parte il pentolino.

PREPARAZIONE DELLE VERDURE E DEI GAMBERI

Lavate le verdure che avrete scelto, e disponetele vicino ad un tagliere.
Noi ieri abbiamo utilizzato: funghi shiitake della prefettura di Akita, kaboocha o zucca giapponese, melanzanine giapponesi e foglie di shiso.
E come pesce, abbiamo usato dei gamberi.
Ecco alcuni dei nostri ingredienti:
Per le verdure e' bene ricordarsi di non tagliarle in fette troppo spesse, altrimenti si rischia che non cuociano bene all'interno. Questo vale soprattutto per verdure tipo la zucca o le patate dolci.
Per le melanzane: se riuscite a trovare quelle giapponesi, allora vi bastera' tagliarle a meta' e poi tagliarle ancora ma non del tutto (ora vi spiego come). Se invece vorrete usare delle normali melanzane, io direi di tagliarle a fettine come la zucca o la patata dolce.
Con le melanzane giapponesi (nasu), invece, si procede cosi': dopo averle lavate, si tagliano a meta' e su ogni meta' si fanno dei tagli verticali nella parte inferiore della melanzana. Questo taglio non solo rende la melanzana piu' bella da vedere, ma ne facilita grandemente la cottura.
Per i funghi, invece: se sono piccolini, li potrete usare interi. Diversamente, sara' sufficiente tagliarli a fette magari non eccessivamente sottili.
Ecco il nostro piatto di verdure, pronte per esser fritte!
A questo punto, pulire i gamberi togliendo la buccia, la testa e quella specie di budellino nero che hanno dietro.
Dopodiche', fare 2-3 tagli non troppo profondi sullo stomaco del gambero; questo evitera' che il gambero si arrotoli su se stesso durante la frittura.
Mi raccomando: non togliete la coda!
Ecco i nostri bei gamberi puliti e pronti per esser fritti!
天ぷらの衣 
Tenpura no koromo
LA PASTELLA DEL TEMPURA

Qui arriviamo al punto saliente della ricetta, nonche' forse il piu' discusso.
Sul modo migliore di preparare una buona pastella da tempura esistono innumerevoli teorie e varianti di esse.
Il metodo proposto da Akiko e' quello tradizionale e che non fa uso di ingredienti moderni e forse non facilmente reperibili al di fuori del Giappone, come il 天ぷら粉 tenpurako, ovvero una farina apposta per tempura e che contiene uovo liofilizzato e lievito chimico.

Tirare fuori dal frigo la base per la pastella (acqua + uovo sbattuto) che avrete gia' preparato in precedenza e versatela in un contenitore un po' capiente. Mischiatela ad una tazza di farina. Usare della normalissima farina bianca.
Noi abbiamo utilizzato i cup americani come unita' di misura. Quando dico tazza, intendo sempre il cup.

Akiko ha detto che in estate, quando fa molto molto caldo (specialmente qui in Giappone), conviene addirittura mettere persino la farina in frigorifero affinche' sia freddissima al momento dell'uso.
Aiutandovi con i vostri saibashi preferiti (bacchette lunghe per cucinare), cominciate a mescolare gli ingredienti della pastella, con MOLTA delicatezza. Mi raccomando: non sbattete troppo forte e soprattutto, non mescolate troppo a lungo. Ricordatevi che DEVONO rimanere i grumi!
La pastella dovra' risultare piu' o meno cosi':
Nel frattempo, cercando di non lasciare che la pastella rimanga inutilizzata troppo a lungo, prendete una pentola non esageratamente grossa e versatevi dell'olio per fritture, circa 2-3cm d'olio.
Del normale olio di semi andra' benissimo.
Akiko, oltre all'olio di semi, ha aggiunto anche un cucchiaio / un cucchiaio e mezzo di olio di oliva perche' ha sentito in una trasmissione giapponese di cucina che l'olio di oliva rende il tempura piu' croccante, e cosi' abbiamo provato! Ma questa e' stata una nostra variante modernizzata, ma per tradizione si usa solo l'olio di semi e mai quello d'oliva.
A voi la scelta, insomma.

Aspettate che l'olio sia ben caldo. Per sapere se e' caldo al punto giusto, provate a versare una gocciolina di pastella nella pentola: se questa riaffiorera' in superficie velocemente, allora l'olio e' pronto, altrimenti se ci impiega troppo tempo o addirittura rimane al fondo, allora vuol dire che bisogna attendere ancora un paio di minuti.
Fate attenzione a non bruciarvi!

Intingete un gambero alla volta, e tuffatelo nell'olio caldo. Aiutandovi coi vostri saibashi, giratelo velocemente in modo che non cuocia troppo da una parte e non abbastanza dall'altra.
Ma come si fa a sapere quando i gamberi (o le verdure) sono pronte per essere tirate fuori dall'olio?
Akiko mi ha detto che i giapponesi usano un piccolo trucchetto: ogni tanto con i saibashi tirano fuori un gambero o un pezzo di verdura dall'olio, e se attraverso le bacchette sentono una specie di sfrigolio, allora vuol dire che e' pronto! Akiko ha detto che quella specie di rumore che si sente, in giapponese si traduce con una delle loro simpaticissime espressioni onomatopeiche: ちりちりchiri-chiri.
Io ho provato con un pezzo di kaboocha (zucca giapponese), ed effettivamente ho sentito questa specie di sfrigolio vibrare attraverso le bacchette, e quindi ho capito che era pronto per essere tolto dall'olio!

Lavorando con sveltezza, intingete tutti i gamberi rimasti e man mano che saranno pronti, metteteli sopra un piatto coperto di carta da cucina.
Qui in Giappone, si trova persino la carta da tempura! Sono fogli di carta molto sottili e particolari che assorbono molto efficacemente l'olio in eccesso, senza pero' attaccarsi ai cibi e quindi senza rovinare l'aspetto estetico del tempura.
Ecco qui la carta da tempura!
Sono inoltre molto piu' belli da usare per servire il tempura in tavola, anziche' il normalissimo scottex.
Addirittura, nei negozi si trova persino della carta da tempura bucherellata e decorata quasi da sembrare piccoli centrini.

Dopo aver fritto i gamberi, intingete nella pastella le verdure cercando di tenere per ultimi i funghi e le foglie di shiso poiche' si cuociono molto piu' velocemente delle altre verdure.

Intingete le foglie di shiso SOLO da una parte e non dall'altra, mi raccomando! Dopodiche', tuffatele nell'olio caldo e dopo pochi secondi saranno belle croccanti e pronte da essere tirate fuori.

Continuando a lavorare con sveltezza, finite di friggere tutte le verdure restanti. Nel frattempo, apparecchiate la tavola.
Preparate le scodelle per la zuppa di miso, e al loro interno mettete un po' delle verdurine che avevamo tagliato all'inizio (cipollotti verde ed alga wakame).
Appena avrete finito di friggere il tempura, spostate la pentola con l'olio e mettetela a raffreddare.
Riprendete il pentolino con la salsina tentsuyu e versate in un colino. In questo modo, filtrerete bene il condimento e sara' cosi' pronto da essere versato in piccole scodelle, una per commensale.

Ora prendete la pentola con il dashi e rimettetela sul fuoco, a fiamma bassa. Riscaldate bene e poi aggiungete i 2-3 cucchiai di pasta di miso, mescolate molto molto bene e spegnete subito la fiamma. Mi raccomando: la pasta di miso non deve essere cotta a lungo altrimenti cambiera' sapore!
Ora versate la zuppa di miso nelle scodelle gia' contenenti le verdurine.

Non dimenticatevi, a questo punto, di riempire qualche scodella con del riso al vapore!

Tradizionalmente, il tempura si serve con un po' di daikon (rapa cinese) grattugiata, ma ieri ce la siamo dimenticata e cosi' non appare nelle foto.

Ed ecco qua, il nostro tenpura teishoku! Abbiamo il riso al vapore, il nostro bel tempura (in realta', li' ne appare solo una parte perche' il resto e' stato servito su altri piatti da portata), la salsina tentsuyu e la zuppa di miso.
Due piccole curiosita' sul tempura & un consiglio:

Akiko diceva che in primavera in alcuni ristoranti oppure nelle case di contadini, e' consuetudine preparare il tempura con erbe selvatiche di montagna e che in giapponese si chiamano 山菜 sansai. Diceva, inoltre, che queste erbe essendo selvatiche non vengono coltivate da nessuno, ma solo raccolte appunto in primavera. Pare, fra l'altro, che il sapore delle sansai sia molto forte, e per questo motivo sarebbero poco indicate da usare per zuppe, insalate ecc. mentre se utilizzate nel tempura, quel sapore forte si smorza molto e diventa piacevolmente gradevole!

Akiko, inoltre, diceva che qui in Giappone ci sono alcuni chef specializzati solo ed esclusivamente nella difficile arte del tempura, e che consigliano di non usare la tentsuyu ma di gustare il pesce e le verdure semplicemente con una spolveratina di sale.
La maniera tradizionale e antica, pero', prevede appunto l'utilizzo della salsina che e', peraltro, gustosissima!

Il tempura, come anche un po' i fritti in generale, non sono molto adatti da essere usati nei bento, specialmente se questi non vengono consumati subito ma devono rimanere chiusi per diverse ore prima dell'ora di pranzo (o cena). Come tutti i fritti, anche il tempura se lasciato raffreddare, soprattutto in un contenitore chiuso, diventera' gommoso, ed un tempura gommoso e' tanto buono quanto un piatto di pasta scotta!
Se pero' vi avanza del tempura, per farlo ritornare un po' croccante, NON mettetelo nel microonde, ma scaldatelo per pochi minuti in un fornetto elettrico o in un forno normale.

Itadakimasu!!!
いただきます!!!

domenica, novembre 11, 2007

Sbirciando in vetrina...

...cosa troviamo?

Un paio di articoli carini che sapranno regalarvi tanti tanti sorrisi!

Di alcuni di questi articoli (specifichero' quali) ho solo un pezzo. Degli articoli rimanenti, invece, ho piu' pezzi e ho comunque la possibilita' di procurarmene altri.

Ma non perdiamo altro tempo! Andiamo di corsa a sbirciare la mia vetrinetta!
E non dimenticatevi di mandarmi una mail se avete bisogno di info o volete fare un'ordinazione.
Coloro che hanno uno o piu' ordini in sospeso, riceveranno aggiornamenti questa settimana.

E ancora una cosa: non dimenticatevi di tornare qui su Biancorosso poiche' domani (o al massimo martedi') pubblichero' la lezione di cucina con Akiko-san sul tempura!!

Mimashoo!

PICKS PER BENTO: ANIMALI DELLA GIUNGLA & CREATURE MARINE
*Quasi sempre disponibili. Chiedere per maggiori info.
Questo e' un nuovo articolo qui sulla vetrina di Biancorosso Bazar!
Sono set costituiti da 10 picks da bento l'uno. Il primo set e' dedicato agli animali della giungla, mentre il secondo alle creature marine. A voi la scelta!
Prezzo per ogni set (giungla o creature marine): 3 euro
*Di questo articolo e' possibile ordinarne piu' pezzi poiche' mi e' facilmente reperibile.

FORMINA PER WURSTEL CON GRANCHIETTO
*Disponibile, ma non sempre. Chiedere per maggiori info.
Di solito in vetrina ho questa stessa formina, ma col tulipano. Oggi, invece, vi offro anche questo simpatico granchietto!
Prezzo: 3 euro
* Quantita' disponibile: 1 pezzo.
Made in Japan
BOTTIGLINE PORTASALSA ASSORTITE
*Spesso disponibili. Chiedere per maggiori info.
Penso che queste siano le mie bottigline da bento preferite! Mi piacciono un mondo! Ma non sono carinissime?
In questa busta troverete due bottigline a forma di tradizionale contenitore per salsa di soia, piu' tre bottigline a forma di panciute carotine!
Prezzo: 3 euro
Made in Japan
Quantita' disponibile: 1 pezzo.

BARATTOLO DA TE' DI HAYASHI SEIICHI
*Venduto a Giulia V.


OBENTOO SUTORAPPU -PENDAGLI PER CHIAVI / CELLULARI, CON MINI-BENTO!
*Venduti


Itadakimasu!

venerdì, novembre 09, 2007

Ai fornelli...sul Nintendo!

Ed ecco il mio Nintendo DS nella custodia, e il mitico...COOKING MAMA!
Finalmente!!

Ieri e' arrivato Cooking Mama per il mio Nintendo DS! Mio marito me l'ha ordinato in inglese, e l'abbiamo ricevuto ieri!

E prima di andare a dormire, mi sono messa a giocarci un po'; ero emozionata e non vedevo l'ora di cominciare!
E' ancora presto per scrivere una recensione, ma posso gia' dire che e' un giochino che merita tutte le opinioni positive che ha ricevuto fino adesso perche' e' molto divertente, ben fatto e soprattutto molto originale, nonche' utile.

Mama e' un personaggio a cui ci si affeziona subito! Mi fa una tenerezza incredibile! Ad esempio, ieri, mi sono cimentata a fare i gyooza con lei e quando e' stato ora di friggerli mi ha detto: "Two for Mama, two for Papa and two for you!". Lo so, sembra una sciocchezza, ma mi ha fatto cosi' tenerezza!

E devo dire anche che Mama pero' e' abbastanza esigente e pignola, e se non fai le cose esattamente come vuole lei, le s'infiammano gli occhi dall'ira! Ci vuole poco a farla inalberare, quindi se accettate un consiglio o voi aspiranti seguaci di Mama: seguite alla lettera le sue raccomandazioni, e siate quanto piu' precise possibili!

Mama premia i propri allievi con medaglie d'argento, di bronzo oppure d'oro a seconda del punteggio ottenuto. Le medaglie d'oro sono tanto rare quanto i quadrifogli in un prato, quindi per meritarsele bisogna lavorare sodo e bene!

Ieri, con Mama, mi sono cimentata a fare il riso al vapore, la zuppa di miso, un tramezzino e i gyooza. Ho ottenuto buoni punteggi su tutti, ma per il tramezzino ho ricevuto una medaglia d'oro! Evviva! Beh, sicuramente il tramezzino e' una delle preparazioni piu' semplici che ci siano nel gioco, pero' intanto e' stato un buon inizio!

がんばりましょう!Ganbarimashoo!

Nel frattempo, sto anche continuando il gioco di Shiawase Kicchin di cui ho parlato un paio di articoletti fa. Questo:
E' veramente un giochino molto carino e divertente. Come gia' dicevo, pero', Edamoto-san a differenza di Mama non si arrabbia se sbagli. Quando fai qualche errore, come quando ad esempio si usa troppo sale, Edamoto-san sorride e vicino al viso le appare una gocciolina di sudore come per dire: "Pffuiii, ce l'abbiamo fatta per un pelo a non combinare un gran disastro!".

E come gia' dicevo, in Shiawase Kicchin si segue la storia di Komugi-chan, quella bambinetta carina che vedete illustrata in fondo a destra, sulla copertina del gioco.
Oltre Komugi-chan, nel corso della storia s'incontrano anche i suoi amici, in particolar modo i suoi giocattoli e peluche che in seguito ad un incantesimo particolare, prendono vita e cominciano a parlare.
Il piu' simpatico degli amichetti di Komugi-chan e' senz'altro il suo coniglio-peluche, Usako.
Usako m'ispira simpatia perche' non e' un personaggio troppo puccioso e prevedibile, nonostante sia un coniglietto carino e che avrebbe tutte le carte in regola per trasformarsi in un concentrato di mielosita'.
Usako e' molto sarcastico e fa un sacco di smorfie altrettanto ironiche e buffe.

Nella versione italiana di Shiawase Kicchin, pero', come gia' dicevo ad Anna in risposta al suo commento, la storia e' piu' o meno la stessa anche se cambiano i nomi dei personaggi.
In italiano il gioco si chiama Giulia passione cucina - Happy Cooking.

E ad esempio, Komugi-chan in italiano diventa Lisa, ed Usako si chiama Zampina.

Tornando a Cooking Mama, probabilmente siete gia' al corrente dell'esistenza della seconda parte del gioco intitolata: "Cooking Mama 2 - Dinner With Friends".

Date un po' uno sguardo QUI!

Io intanto prima devo giocare con la prima parte. Alla seconda poi, ci pensero', anche se so gia' che la vorro' sicuramente! Molto probabilmente prendero' la seconda parte in giapponese, cosi' non m'impigrisco a fare esercizi con la lingua..anche se abitando in Giappone e' difficile non allenarsi!

Buon fine settimana e...ja ne! じゃね!

giovedì, novembre 08, 2007

L'albero che fu ed altre chiacchiere

Stamattina ho aperto gli occhi ancor prima che suonasse la sveglia.
La mia sveglia di stamane e' stato il dolce e rassicurante suono di ...una motosega!

Tutto subito, nella fase transitoria del dormiveglia, quel rumoraccio mi e' sembrato fosse quello di un motorino spaventosamente chiassoso, e la cosa non sarebbe stata poi cosi' insolita dato che ogni tanto da queste parti passano le bande di bozozoku (ragazzi ribelli vestiti in modo stranissimo, e che guidano motociclette truccate e cosi' assordanti da far sembrare il botto di una bomba un semplice rumorino appena percettibile).
Pero' dopo che il sonno se n'era definitivamente andato, ho immaginato subito si trattasse dei giardinieri che erano venuti a tirar giu' quell'albero morto, e di cui avevo parlato un paio di articoletti fa.

Sono venuti in diversi, muniti di un camioncino con una specie di braccio meccanico ed elevatore che permetteva al coraggioso del gruppo di tagliare i rami in alto e segare il tronco verso la meta', in modo da rendere il tutto piu' facilmente gestibile e trasportabile.

Mentre fuori c'era un baccano infernale, io intanto ho riordinato la camera e sono venuta giu' in cucina a prepararmi un bel caffettino che mi svegliasse per bene.

Nel frattempo, i giardinieri hanno segato l'albero e se lo sono portati via, lasciando pero' nell'aiuola questo moncone dell'ex-tronco che io ho prontamente fotografato...
...e menomale! Difatti, una mezz'oretta dopo, anche il moncone e' stato portato via e l'aiuola e' stata ripulita e rimessa a nuovo, pronta per ospitare un altro bell'alberello che speriamo arrivi presto!
E ora rimaniamo in attesa di un alberello, possibilmente vivo.
Ora, pero', mi fara' un certo effetto aprire la finestra dello studio al piano di sopra, e non trovare piu' i rami che mi entrano in casa. Sob!
E mi fara' anche effetto uscire in giardino e non vedere piu' quell'albero che, seppur defunto, faceva compagnia.
Sara' una sensazione strana, un po' come quando si tolgono dei quadri dalle pareti e poi la stanza sembra tremendamente spoglia.

Passando di palo in frasca (e qui l'espressione calza a pennello), domenica sera ho voluto a tutti i costi preparare l'omuraisu オムライス.
Mi sto convincendo, sempre di piu', che l'omuraisu dia dipendenza. Potessi, lo mangerei tutti i giorni senza mai stufarmi! Ma com'e' possibile tutto questo?
Come dicevo, domenica l'ho preparato e mi sono fatta aiutare da mio marito ed avvolgere il riso nella frittatina e a capovolgere il tutto sopra un piatto.
E ieri, invece, ho rimangiato l'omuraisu in un ristorante all'interno di un centro commerciale.

Mi devo dare una calmata con questi bagordi omuraiseschi, o finiro' per detestare questa deliziosa specialita', poiche' come recita il vecchio e saggio detto: il troppo stroppia.
A tal proposito, mi viene in mente un episodio legato a dei piccoli cracker americani al formaggio cheddar di cui ero molto golosa.
Un giorno mio marito, per farmi una sorpresa, mi ha portato a casa una confezione gigante di questi cracker che si chiamano Goldfish. La confezione era cosi' grande che sarebbe bastata a sfamare un centinaio di persone.

La parte golosona ed ingorda di me non ha resistito e ha cominciato ad affondare le manine avide in quella montagna di profumatissimi pesciolini croccanti, arraffando manciate di cracker da trasportare dalla scatola direttamente alla bocca.
Non ricordo quanto sia durata quella confezione. Nonostante la mia ingordigia, la scorta duro' abbastanza e infatti non arrivo' neanche mai alla fine perche' venni colta - dopo essermi sbafata circa tre quarti del pacco - da un senso di ripugnanza tale da essere irreversibile.
La nausea che mi prendeva gia' solo a vedere quei pesciolini era cosi' tanta che da quel momento non li ho mai piu' potuti ricomprare.
Ancora adesso quando li vedo al supermercato, la mia faccia inizia a sfoderare un repertorio di smorfie di disgusto davvero sorprendente!

Ma ritorniamo all'omuraisu di domenica.
Eccolo qui, in tutto il suo splendore! Perdonate la foto un po' scura ma era di sera, e con la luce artificiale non riesco mai a fare foto eccelse:
Ed riecco l'omuraisu in fase di assaggio:
Si', mi ricordo che avevo detto che avrei messo qui sul blog la ricetta dell'omuraisu con le foto del procedimento, ma onestamente domenica mi sono ricordata di far foto solo dopo che il tutto era gia' pronto.
Prometto che pero' riportero' la ricetta molto presto.
Intanto, segnatevi sul calendario la data del 12 o del 13 novembre (dipende da quanto riesco ad aggiornare il blog) perche' Akiko-san verra' a farmi lezione di cucina giapponese, e la nuova lezione vertera' sul 天ぷら tenpura!
Quindi, mi raccomando, non perdetevi gli articoletti della prossima settimana!

Termino questo articoletto, mostrandovi la foto di un onigiri acquistato da Famima.
Qui, in Giappone, gli onigiri si trovano dovunque e con o senza ripieno. Di ripieni ne esiste un'infinita' e mezza. Inoltre, gli onigiri si trovano in vari formati, come ad esempio quelli cosiddetti jumbo che ho gia' notato in alcuni supermercati; sono degli onigironi in grado di saziare gli appetiti piu' famelici!

Si presentano cosi', generalmente, gli onigiri che trovate gia' pronti nel banco frigo dei supermercati o dei konbini:
Questo, in particolar modo, e' uno dei miei prediletti perche' ha il ripieno di pollo e maionese! Lo so, magari detto cosi' non sembra poi cosi' invitante, ma credetemi: e' d-i-v-i-n-o!
E il prezzo! Ma l'avete visto? 105 yen (63 centesimi di euro) per uno snack fresco, buono e senz'altro piu' sano del classico pacchetto di patatine et similia.