sabato, maggio 19, 2007

Delizioso pranzo da Kyoko

Oggi sono stata a casa della mia amica Kyoko che mi aveva gentilmente invitata a pranzo. Ero molto emozionata e non vedevo l'ora di arrivare!
La mia amica ha preparato delle vere squisitezze che ora cerchero' di descrivere, con l'aiuto anche della foto in alto che ho scattato tra un boccone e l'altro!
Partendo da sinistra in alto verso destra: birra, un bicchierino di un divino umeshu*, taro con alghe, e nella scodellina blu e bianca c'era il tofu somen, ovvero spaghettini fatti di tofu! Una delizia unica! Non per niente non ho fatto in tempo a tirare fuori la digitale che...li avevo gia' sbaffati!
Nella scodella di legno, invece, c'e' la zuppa di miso con dell'uovo velocemente rappreso, e nel piattino bianco c'e' una porzione di sashimi di pesce bonito! Vicino al sashimi c'e' una scodella di delizioso riso bianco caldo. Ed infine, nel piattino vicino al riso ci sono striscioline di daikon sottaceto.

Notate come il riso venga sempre messo a sinistra e la zuppa a destra.

Sono andata in cucina a vedere mentre Kyoko tagliava sapientemente il pesce per il sashimi: ha comprato un pezzo di pesce bonito gia' pulito, e con un coltello molto affilato l'ha tagliato a fette ne' troppo spesse ne' troppo sottili. Le ha poi disposte su di un piatto da portata, e sopra al pesce ha messo dell'aglio e zenzero tritati, germogli di soia, cipolla e porro a fettine sottili. Ha poi condito il tutto con della salsa ponzu, un condimento tipico a base principalmente di salsa di soia e succo di yuzu o altri agrumi giapponesi. E come potete immaginare, e' una salsina abbastanza acidula, ma molto piacevole grazie al suo pronunciato sapore agrumato che si sposa cosi' bene col gusto salato della salsa di soia.

Kyoko, poi, mi ha fatto vedere un modo molto casual ed informale di mangiare il riso con i rettangoli di alga nori essiccata: si prende un pezzetto di nori e lo si bagna leggermente nella salsa di soia, ma solo da una parte. Dopodiche' lo si mette sopra il riso bianco caldo e con le bacchette si prende il nori con sotto il riso. Chissa' se si e' capito qualcosa di questa spiegazione pasticciona? Spero di si'!
E mentre provavo anch'io a mangiare il riso in questo modo, il marito di Kyoko ci ha fatto vedere che invece lui ha un suo metodo che e' diverso da quello della moglie: con le bacchette prende un po' di riso e lo mette, con grande sveltezza e precisione, sul rettangolino di nori intinto nella soia. E sempre con grande velocita', arrotola il nori formando cosi' un piccolo e perfetto onigiri! Sugoi!

E per dessert, ecco cos'ha preparato Kyoko:
Un leggerissimo budino con dell'amaretto Disaronno e fragole fresche! Oishii! Era davvero squisito!
Le tovagliette che vedete nella foto sono di legno scuro, su cui sono state intagliate immagini di grappoli d'uva! Pensate, le ha fatte il marito di Kyoko, il quale si dedica alla scultura del legno da molto tempo.

E per completare il nostro pranzo in bellezza, abbiamo bevuto dell'ottimo te' verde shincha, ovvero foglie di te' provenienti dal primissimo raccolto di foglie sencha della stagione; ecco perche' viene chiamato shincha, ovvero te' nuovo, proprio perche' e' di questa stagione.

Dopo pranzo, Kyoko ed io siamo andate al supermercato Tokyu che c'e' proprio sotto casa sua, e li' abbiamo fatto un giretto tra le corsie, mentre Kyoko mi spiegava la differenza fra i vari tipi di riso, te' e tofu, e mi aiutava a leggere i kanji sulle etichette dei prodotti! Abbiamo fatto anche un bel giretto nel reparto frutta e verdura dove, per un'occidentale come me, e' impossibile non stupirsi davanti alle innumerevoli varieta' ortofrutticole a noi sconosciute.

Bravissima, Kyoko! So che leggi il mio blog, per cui ti ringrazio ancora per lo splendido pranzo e grazie dell'invito! Omaneki arigatoo gozaimashita!

*Umeshu e' un tradizionale liquore giapponese a base di ume, un frutto del posto, abbastanza paragonabile alla prugna. Per la preparazione dell'umeshu, oltre all'ume (che va messo prima a macerare nello shochu, un tipo di liquore molto forte) e' necessario dello zucchero e del sake oppure dell'alcool
Molti giapponesi preparano l'ume in casa (come quello che ci e' stato regalato dalla nostra amica Ikuko e dal marito), ma molti invece lo comprano gia' imbottigliato al supermercato, oppure nei negozi di liquori. In commercio si trovano vari tipi di umeshu. Ad esempio, quello che mi ha fatto assaggiare Kyoko e' a base di zucchero di canna che conferisce all'umeshu un sapore molto intenso e dark (scusate l'aggettivo inglese, ma e' l'unico che secondo me renda bene l'idea). Oishikatta desu yo!! Era *delizioso*! Se vi capita di trovare in vendita dell'umeshu, vi consiglio caldamente di assaggiarlo: ne rimarrete stregati!