giovedì, aprile 19, 2007

Una giostra di sushi

Oibo', che bislaccheria! Un blog come il mio, dedicato interamente al Giappone, a cura di un'italiana IN Giappone, su cui ancora non ci sia un mezzo trattato sul sushi, la celebre specialita' nipponica che oramai sta prendendo piede sempre di piu', ovunque?? Ma che mondo e' mai questo? Dove andremo a finire? Governo ladro!

Non ho trasformato Biancorosso in un tempio per l'adorazione del sushi, ne' tantomeno ho voluto che fosse incentrato in gran parte sulle meraviglie di questo cibo, per due motivi molto semplici: in primis la mancanza di tempo non sempre mi permette di aggiornare il blog quanto vorrei, senza contare che spesso, pur potendo aggiornarlo, mi dimentico degli argomenti che vorrei affrontare e allora vado un po' a casaccio, in base all'umore.
E in secondo luogo perche', ho l'impressione che il sushi qui in Giappone, pur godendo di grande popolarita' e stima, sia solo una delle tante specialita' gastronomiche che questa terra ha da offrire a chiunque abbia un po' di fame e una mentalita' aperta. Questo per dire che sono dell'idea che, altrove, il sushi sia eccessivamente pubblicizzato, elogiato, idolatrato ed idealizzato.

Non fraintendetemi, pero': a me il sushi piace, e tra le tante varieta' esistenti, vi sono quelle che prediligo e quelle che non gradisco particolarmente. Ma come mi piace il sushi, mi piacciono anche i ramen, il tonkatsu, l'oden, la zuppa di miso, l'hijiki, il takoyaki, ecc.
Adesso non voglio fare una discussione sui perche' e percome del successo strepitoso del sushi all'estero, ma per generalizzare un po', penso abbia molto a che fare con il fatto del pesce crudo, un qualcosa che stupisce, suscita (o sushita? Vabbe', battuta del cavolo) disgusto o curiosita', e di conseguenza il povero sushi e' stato messo, probabilmente suo malgrado, sotto i riflettori, e ora e' alla merce' di chiunque veda in esso, un modo per darsi un'aria mondana, di chi ha viaggiato e ha imparato tutto dal mondo e dalle culture aliene.

Tranne oggi, negli ultimi giorni c'e' stata una pioggia incessante accompagnata da un bel cielo grigio, scuro e minaccioso che sono solo serviti a deprimermi e a rendermi intrattabile. E' facile che la mie lagnanze sul sushi siano frutto proprio di queste condizioni metereologiche poco favorevoli. Ma un po' di colpa l'addosserei anche al mio nuovo corso universitario (English 101 - corso di scrittura e narrazione) che mi sta obbligando ogni giorno a pensare a nuovi argomenti su cui scrivere, scrivere, scrivere e scrivere.

Vabbe', bando alle ciance e procediamo!
Nella foto che ho messo in alto, vedete due sushi al tonno. Gnam! La foto l'ha scattata mio marito lo scorso fine settimana, durante una delle nostre numerosissime visite al Sushiroo, un ristorante di sushi, o piu' propriamente un kaiten-zushi, di cui ora parlero'.

Qui in Giappone, i sushi si possono gustare in vari posti. Si possono acquistare freschissimi al banco gastronomia di un qualunque supermercato, quasi in tutti i ristoranti di cucina locale, nei ristoranti interamente dedicati al sushi (ovviamente!) e nei kaiten-zushi.

Il termine kaiten-zushi significa, all'incirca, sushi rotante, perche' in questo tipo di ristoranti, proprio vicino ai tavoli, passa una sorta di mini nastro trasportatore, sorretto ovviamente da una struttura, su cui viaggiano tanti piattini di sushi vari, ma anche di insalate, dessert, zuppe, succhi di frutta ecc.
Ecco un'altra delle foto fatte al nostro kaiten-zushi di fiducia, Sushiroo:

Come potete vedere dalla foto, sul nastro viaggiano dei piattini di sushi o altro, e vicino dei cartellini col nome della vivanda in questione.

E come potete vedere, sul nostro tavolo si affaccia un rubinetto dal quale esce solo acqua calda che serve per prepararsi il te' verde. Infatti, sui tavoli, c'e' sempre un barattolino di te' verde in polvere. Su in alto, se guardate bene, vedrete delle tazze verdi tutte accatastate: sono quelle che si usano per il te' che ci si prepara al tavolo. Sempre in alto, solitamente, sono messi, a disposizione dei clienti, anche tovaglioli di carta, cucchiaini ecc.

Sui tavoli, inoltre, si trovano sempre dei contenitori di condimenti vari, soprattutto salsa di soia. C'e' sempre anche una scatola con dentro le bacchette di legno (usa e getta), e stuzzicadenti.

Sulla sinistra, in alto, vedete una specie di citofono e un campanello. E sul citofono c'e' un adesivo che indica il colore del nostro tavolo (in quel caso, nero).
Premendo il bottone del citofono, si viene messi in contatto direttamente con la cucina, e si possono fare ordinazioni particolari, specificando il colore del proprio tavolo, se per esempio si vuole qualcosa che al momento non c'e' sul nastro trasportatore, oppure si vuole richiedere un determinato numero di porzioni di qualcosa.
Dopo aver fatto l'ordinazione, nel giro di nemmeno un minuto, vedrete arrivare sul nastro i piatti da voi desiderati.

Il campanello, invece, serve per chiamare al tavolo i camerieri ai quali si possono ordinare cose da bere. Volendo, i sushi possono essere ordinati anche al cameriere, specialmente se si e' stranieri e si ha difficolta' ad esprimersi in giapponese. Ma e' con grande soddisfazione che vi posso dire che ora riesco, tranquillamente, ad ordinare usando il citofono e non piu' il campanello!! Evvai!

In alto vedete uno dei nostri sushi preferiti, a base di riso (ovvio) gamberi al vapore, avocado, cipolla e maionese! Una delizia che e' difficile descrivere! Ma credetemi sulla parola: e' divino!

Generalmente i kaiten-zushi sono ristoranti molto economici. Da Sushiroo, ad esempio, ogni singolo piattino costa 105 Yen, una vera fesseria. Anche le bibite (tranne quelle alcoliche) hanno lo stesso prezzo, e l'acqua e' gratuita.
Ma non tutti i kaiten-zushi hanno un prezzo unico su tutto, ma certi hanno un listino prezzi vario, a seconda del tipo di pesce o altro ingrediente utilizzato.
Certamente, anche fra i ristoranti di sushi vi sono quelli buoni e quelli cattivi, quelli eccellenti e quelli mediocri.
I kaiten-zushi sono posti alla buona, dove vanno molto le famiglie o chi abbia voglia di farsi una bella mangiata, senza doversi ipotecare la casa.

Sushiroo pur essendo un posto molto modesto, ha sempre cose ottime. Anzi, in un ristorante simile (ma piu' caro) siamo stati molto male dopo aver cenato, il che mi fa pensare che il pesce non fosse poi cosi' fresco come credevamo!

E anche tra i kaiten-zushi vi sono quelli piu' costosi e quelli piu' terra terra. Ce n'e' uno stupendo a Bashamichi, quartiere di Yokohama! Ma di quel locale magari ve ne parlero' un'altra volta!

E questa e' un'altra foto che abbiamo scattato all'interno del locale, da Sushiroo:

Un delizioso sushi di salmone:

Vi chiederete come venga calcolato il conto. Ebbene, e' molto semplice: a fine pasto, si preme il campanello e la cameriera verra' al vostro tavolo, e si mettera' a contare tutti i piattini vuoti che ci sono davanti a voi.
Il calcolo sara' veloce, proprio perche' essendo il prezzo lo stesso per tutti i piattini, le bastera' semplicemente fare una rapida moltiplicazione.
In alcuni altri kaiten-zushi dove non c'e' un prezzo unico, i camerieri si regolano in base al colore del piattino: ogni colore corrisponde ad un prezzo. In posti come quelli, ovviamente, vi e' un cartello ben visibile ai clienti, con tutti i prezzi in base al colore del piattino.

Anche da Sushiroo, pero', vi sono un paio di cose che costano di piu' di 105 yen: alcuni dessert particolari (la maggior parte dei dolci pero' e' a prezzo unico), alcune zuppe (tipo quelle a base di gamberi o vongole), e gli alcoolici. Ma questo non e' un problema per la cameriera proprio perche' gli articoli piu' costosi sono pochi, e quindi facili da ricordare.

Solitamente non mangiamo mai il dolce da Sushiroo - per il dessert preferiamo andare da Fujiya, al quale dedichero' un articoletto al piu' presto - pero' un dolcino che prendo sempre volentieri al kaiten-zushi sono le patate dolci Naruto Kintoki:

Sono patate dolci giapponesi, tagliate a bastoncini, fatte friggere e poi cosparse di una melassa dolcissima, piu' una leggera spolveratina di semini neri di sesamo. Ebbene cari lettori e cari lettrici di Biancorosso, sappiate che le Naruto Kintoki sono di una bonta' infinita!

Terminerei questo articoletto dedicato al sushi, dicendovi che parlero' ancora di questa amata specialita' nipponica, ma parlero' (e ho gia' parlato) anche di altre meraviglie della tradizione gastronomica giapponese, proprio perche' questo e' un Paese che non finisce mai di stupire per la sua bellezza, ma anche per le deliziose sorprese della sua raffinatissima tavola.

Qui il sushi e' un cibo delizioso nella sua semplicita', ma e' semplice per l'appunto. E' un cibo per tutti, grandi e piccini, ricchi sfondati e poveracci. Qui il sushi e' un cibo davvero democratico.
Nei ristoranti tipo questo non ci sono coreografie, arredamenti d'effetto, chef che fanno volare i coltelli in aria o che fanno mosse di judo tra un tonno e un salmone.
Qui il sushi e' puro e semplice.

Questo e' il sushi dei giapponesi.